RUGBY - Francesco Ghini: si presenta il nuovo potente trequarti biancorosso
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RUGBY – Francesco Ghini: si presenta il nuovo potente trequarti biancorosso Classe ’85, MA, ¾ Centro 1.90 m per 98 kg, piombinese nato rugbisticamente nell’Etruria Rugby, Francesco Ghini arriva questa …
Classe '85, MA, ¾ Centro 1.90 m per 98 kg, piombinese nato rugbisticamente nell'Etruria Rugby, Francesco Ghini arriva questa stagione a Firenze a rinforzare la linea arretrata gigliata.
Parlaci del tuo excursus sportivo e del tuo trascorso rugbistico.
Ho iniziato a giocare a rugby a 8 anni nell’Etruria Rugby Piombino; mi avviò a questo sport mio padre, ex giocatore, che, da allora fino ad oggi, è anche stato con rare interruzioni il mio allenatore. A parte una parentesi di un anno nelle giovanili del Livorno Rugby, fino al 2005 ho sempre giocato a Piombino, con presenze nella rappresentativa toscana e partecipazione ai raduni delle nazionali giovanili.
Nel 2004 mi sono trasferito per due stagioni ai Cavalieri Prato (Serie A), esperienza conclusa nel 2006 con il primo accesso ai playoff promozione dei tuttineri; allora, complice la promozione in B dell’Union Rugby Tirreno (fusione di Etruria Piombino e Amatori Cecina) e impegni universitari, decisi di tornare a “casa”.
Hai fatto anche alcune esperienze all'estero
Dal 2010 ad oggi ho girato un pò per il mondo per motivi di studio/lavoro: 1 anno a Bruxelles e 1 anno a Sydney in cui non son riuscito a giocare granché, 1 anno a Tolosa in cui ho fatto la stagione 2012/2013 in Federale 3. La divisione Federale 3 non offre un livello tecnico eccelso, ma il campionato francese, molto fisico e duro, mi ha comunque fatto crescere di nuovo dopo i periodi di inattività, e riabituato all’alto livello.
Poi è venuta la decisione di vestire i colori biancorossi
Sono arrivato a Firenze per lavorare come ingegnere presso il Nuovo Pignone, ma attratto, oltre che dalle prospettive lavorative, anche dalla possibilità di giocare per Aeroporto Firenze, dove ho ritrovato alcuni coetanei (Falleri, Bastiani) da sempre avversari (o compagni nelle rappresentative toscane). L’ultimo confronto da avversario che ho avuto con la mia squadra attuale risale al 2006, quando con i Cavalieri uscimmo dal Padovani con un pareggio (9-9) che quasi sapeva di vittoria. Credo di aver “espugnato” solo una volta il Padovani, nel 2002 con le giovanili del Livorno Rugby.
Sull'approccio con l'ambiente fiorentino?
L’ambiente è, come sapevo, eccezionale e l’entusiasmo e la freschezza dati dall’età media bassissima rappresentano secondo me il valore aggiunto di questa squadra. Pur non essendo troppo sentimentale per queste cose, devo dire che l’aver esordito in maglia biancorossa sabato scorso nell’amichevole contro il Cavalesto, mi ha suscitato delle belle emozioni. Da questa stagione mi aspetto quindi di divertirmi e dare il mio contributo alla squadra e alla crescita dei più giovani , consapevole che sarà un campionato lungo e impegnativo, ma anche fiducioso che possiamo toglierci qualche bella soddisfazione dopo un’annata appena trascorsa un po' di transizione.
RUGBY - Aeroporto Firenze U18: più che positive le prime impressioni dal campo
E’ iniziata negli ultimi giorni del mese di Agosto la stagione sportiva della neonata categoria Under 18, istituita da quest’anno dalla Federugby a correggere le incongruenze evidenti dei precedenti campionati Under 20. Prima sul terreno dell’Impianto Arrigo Paganelli a Novoli e successivamente presso il Centro Tecnico FIGC di Coverciano, oltre cinquanta giocatori nati nel triennio 1997-1995 hanno ripreso gli allenamenti sotto la guida di uno staff di qualità composto da Giuseppe Sorrentino e Marco Falleri, tecnici di lunga esperienza, coadiuvati da giocatori della prima squadra come Matteo Nava (preparatore fisico e specialista dei tre quarti) e Giovanni Bianco (specialista dei ruoli degli avanti).
Allenamenti intensi, sia sul piano atletico che su quello tecnico, che hanno contribuito a sviluppare temi importanti come la continuità di gioco e la riconquista della palla, l’utilizzazione dello spazio e i movimenti offensivi e difensivi dello schieramento, la capacità organica a sostenere ritmi di elevata intensità. La mancanza di terreni idonei ha di fatto rimandato le attenzioni su mischia e touche all’atteso ritorno sull’impianto del Campo di Marte.
Le prime tre settimane di lavoro sono servite ai tecnici anche per sondare risorse e capacità individuali dei componenti il folto gruppo a disposizione e la disputa di partite amichevoli ha evidenziato immediatamente le grandi potenzialità complessive di questo gruppo. Il primo test agonistico ha visto i ragazzi fiorentini impegnati nella tradizionale “amichevole” di apertura con l’Unione Prato Sesto, svoltasi sull’impianto di Querceto a Sesto Fiorentino, e sviluppatasi su due diverse partite: nella prima delle due i biancorossi fiorentini hanno avuto facilmente la meglio sui coetanei pratesi, mentre nella seconda i ragazzi di Sorrentino e Falleri hanno efficacemente contrastato la miglior formazione dell’Unione, destinata a breve ad impegnarsi nel campionato Elite, concludendo il confronto su una parità perfetta - una meta trasformata a testa - e qualche rammarico per alcune inevitabili sbavature che avrebbero fatto pendere la bilancia dalla parte biancorossa.
Il primo “hip hip hurrà” della stagione, urlato dalle due squadre abbracciate al centro del prato sestese al termine del confronto, è stato per Guglielmo Sguerzo, sfortunato pilone biancorosso e atleta della neonata Accademia Under 18 di Prato: da poco tornato alla piena attività agonistica dopo un grave incidente di gioco costato oltre otto mesi di stop, si è recentemente fermato nuovo, per un incidente stradale le cui conseguenze avrebbero potuto essere anche più gravi. A lui l’abbraccio, l’affetto e il “sostegno” di tutta la squadra insieme agli auguri di pronta guarigione.
Successivamente i biancorossi fiorentini hanno svolto un allenamento/partita sul rinnovato impianto della Florentia Rugby - fusione tra Bombo e Firenze Rugby Club - al plesso scolastico del Marco Polo di Viale Etruria, un test efficace per i giocatori più giovani opposti al team viola guidato da Gregorio Ciampa. Ma un test davvero probante per constatare la solidità dell’organico a disposizione di Sorrentino e Falleri si è svolto sabato scorso sul “sintetico” del Maneo di Livorno dove la formazione locale che disputerà il campionato Elite sotto i colori del Livorno Rugby ha incrociato una selezione operata dai due tecnici fiorentini: partita vera, sentita, giocata su ritmi davvero elevati e con grande fisicità. Si è tenuto conto solo delle mete segnate, senza andare alla trasformazione e nel computo finale i biancorossi si sono imposti ai livornesi per 5 mete a 4. Gioia finale e primo lancio delle maglie biancorosse per aria, ma la vittoria ottenuta e il livello di gioco espresso amplificano il rammarico di non essere stati ammessi a disputare il massimo campionato di categoria. Presente al confronto anche il Coordinatore Tecnico Federale Franco Ascione e il Tecnico della Nazionale Under 17 Paolo Grassi.
Prime indicazioni più che positive dalla categoria dunque: le premesse per modellare un gruppo vincente - in prospettiva - ci sono tutte e allo staff tecnico serve solo l’impegno, la costanza e la volontà dei ragazzi ad affrontare una stagione agonistica sicuramente non facile sul piano emotivo ma fondamentale ai fini di riportare il Club nel lotto delle società di vertice del movimento nazionale. Domenica prossima si replica un nuovo test, a Genova, in un confronto con i pari età liguri abbinato al match amichevole che si disputerà tra le due prime squadre.
VOLLEY F.LE - Buon l'inizio per San Michele
LE AVVERSARIE di livello non sono mancate nel primo week end agonistico della San Michele 2013/14. La squadra di Alderani ha partecipato per il secondo anno consecutivo al Torneo Internazione di Carcare, e pur senza riuscire a bissare il successo ottenuto nel settembre scorso, si è ancora una volta fatta valere, impegnando formazioni più forti e ruotando tutte le giocatrici a disposizione, comprese la giovane schiacciatrice del vivaio Elisa Vivoli, classe 1999, e l’ultima arrivata, l’altra schiacciatrice Giulia Cheli, classe 1990.
DOPO TRE VITTORIE nel girone di qualificazione (2-1 al Carcare, squadra di serie C, 3-0 al Tirol, serie A austriaca, e 3-0 al Laktasi, serie A bosniaca), la San Michele si è trovata di fronte nei quarti le giovani slovene dello Zok Braslovce, battendole per 2-0. In semifinale poi le giallorosse si sono imbattute nella Bakery Piacenza, una delle favorite del torneo: basti pensare che, nonostante militi in B1, la formazione piacentina può contare su due campionesse d’Italia in carica come Laura Nicolini e Manuela Secolo. Ma Sacconi e compagne hanno venduto cara la pelle, perdendo soltanto al tie break dopo aver vinto il primo set (26-24, 17-25, 6-15), contro la squadra che poi ha vinto il torneo.
E NELLA FINALE per il terzo posto, la San Michele si è trovata di fronte l’altra favorita, la Pays d’Aix Venelles (serie A francese), che poteva contare su quattro brasiliane, due argentine e la centrale della nazionale francese. Anche in questo caso, dopo una grande battaglia, le giallorosse, piuttosto stanche, hanno ceduto 2-0 (25-22, 25-19), accontentandosi di un dignitoso quarto posto.
«IL TORNEO di Carcare è stato di livello ancora superiore allo scorso anno — ha detto coach Alderani —, ma anche quest’anno siamo stati protagonisti di questa manifestazione, che ci ha dato l’opportunità di avvicendare l’intera rosa. E alla fine la nostra Camilla Bianchi ha ricevuto anche il premio individuale come miglior libero del torneo, un giusto riconoscimento al lavoro svolto negli ultimi anni». (Andrea Pratellesi - La Nazione)
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