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PALLANUOTO – Sottani «Lascio la Rari in lacrime. Vado a giocare in Brasile» E’ TORNATO per spiegare il suo sofferto no alla panchina della Rari Nantes Florentia. Domani Leonardo Sottani …

Redazione VN

PALLANUOTO - Sottani «Lascio la Rari in lacrime. Vado a giocare in Brasile»

E’ TORNATO per spiegare il suo sofferto no alla panchina della Rari Nantes Florentia. Domani Leonardo Sottani riprenderà l’aereo per il Brasile dove c’è la sua famiglia e dove l’aspetta anche una sorta di ritorno al passato. Si perchè Leo, alla bella età di 39 anni, tornerà sorprendentemente in acqua a Rio calzando la sua mitica calottina numero 11 nelle file del Fluminense.

Ma non sarà un addio. Firenze rimane la sua città e sicuramente ci tornerà: «Giocherò di nuovo - dice Sottani- ma non è certo quello che volevo fare. In Brasile, col campionato alle porte, i tempi per trovare un posto da allenatore erano ristretti. E’ stato il mio amico Carlinhos Carvalho, tecnico del Fluminense, a propormelo. Ho provato ad allenarmi una settimana.

La presa in acqua c’era sempre e ho detto ok. Sarò inoltre in stretto contatto col dt della nazionale verdeoro, Blasevic. Mi servirà d’esperienza. Sabato il primo turno. Siamo un’ottima squadra e con noi c’è anche il cannoniere spagnolo Felipe Perrone, ex Recco e Savona».

LOOK inedito, barba folta e cappellino della fondazione Tommasino Bacciotti, Sottani che nella scorsa stagione ha portato la RN Florentia al secondo posto in EuroCup e al terzo in campionato con ingresso in Champions (rinunciatari, i biancorossi hanno lasciato il posto all’Acquachiara Napoli), apre con i ricordi: «Sembra ieri, quando presi l’incarico di dirigere la Rari. Invece son passati due anni. E’ stata un’avventura bellissima. Devo dire grazie alla società e al presidente Pieri che ha creduto in me».

E GIÙ con altri ringraziamenti: dai consiglieri, ai dirigenti, allo staff medico-atletico, alla stampa, radio-tv, Canale 10 in primis, tifosi, per finire, non senza commozione, ai giocatori: «Se parlo dei miei ragazzi, mi emoziono.

Atleti eccezionali: mai un ritardo, mai una polemica, mai un litigio. E poi, il gran salto fra le grandi, il successo storico in casa del Recco, il pari sul campo del Brescia, l’impresa a Napoli sull’Acquachiara per il terzo posto quando tutto ormai sembrava compromesso, gli applausi dei serbi nella finale di Eurocup».

Ma allora, perchè no ad un’altra avventura?

«Mi ha pesato tantissimo. Avevamo un progetto fantastico improntato a costruire una Rari di giovani fiorentini. Ma ci sono state cose che mi hanno amareggiato. E tutto ha un limite». «Motivazioni diverse – dice ancora Sottani - dalla mancanza degli impegni presi dalle istituzioni che avevano garantito istanze per reperire risorse e poter competere là dov’eravamo arrivati, alle problematiche della sede ora a rischio sopravvivenza. Delusione poi, nell’aver perso il controllo sui giocatori in partenza. Certe mie indicazioni non sono state rispettate: su tutte, quella di Pagani che avrebbe voluto rimanere alla Rari e invece...».

«MA IL FATTO più deplorevole - conclude Sottani - è l’esser stati costantemente osteggiati all’interno dal settore nuoto: ha sempre tramato alle nostre spalle remando contro la pallanuoto coi genitori dei ragazzi vittime inconsapevoli. Vero è che alla nostra cena di sostegno alla Rari, di loro non c’era nessuno». (Paolo Pepino - La Nazione)

CANOTTAGGIO - Canottieri d'oro

I Mondiali di canottaggio che si sono da poco conclusi a Chungju in Corea del Sud hanno regalato alla Società Canottieri Firenze il primo titolo iridato in 127 anni di storia: è quello di Stefano Oppo, campione del Mondo sull'otto Pesi Leggeri. Classe 1994, nato a Oristano, Oppo è una miniera d'oro per la Canottieri di Luigi De Lucia, alla quale ha regalato il terzo titolo mondiale consecutivo dopo quello Junior sul quattro senza nel 2012 e quello Under 23 sul quattro senza PL a fine luglio a Linz, in Austria. Oltre all'oro di Oppo la Canottieri Firenze ha anched ottenuto un bronzo con Francesco Fossi nel doppio con Romano Battisti, il capovoga dell'armo vicecampione olimpico a Londra un anno fa. (Corriere Fiorentino)