Mentre don Massimiliano parlava di umanità, passione e amicizia, fuori dalla chiesa tutti iniziavano a preparare gli striscioni e i fumogeni. Quanta gente in questo giorno di mezza estate. Antiche maglie viola e sciarpe dei tempi andati appese al collo dei viaggiatori del sogno, compagni di avventure, stretti su quei pullman che hanno attraversato quarant’anni di vita e anche di più.
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Lacrime d’agosto (ciao Valter)
Il saluto appassionato di Benedetto Ferrara a Valter Tanturli
La verità è che quando è uscita la bara e l’inno è schizzato verso il cielo, il cuore si è sciolto come un gelato nell’aria bollente.
Incrociando cento occhi lucidi e facce segnate nella memoria di mille domeniche di pallone e Fiorentina, ho pensato solo che tra i tanti incontri che ho avuto la fortuna di fare, i ricordi migliori non sono legati alla fama di chi ho incrociato sulla mia strada in questa benedetta professione, ma alla limpidezza della passione, ai valori morali, alla testardaggine delle idee.
Ho sempre ammirato chi non molla mai la presa tenendosi però sempre un passo indietro rispetto al palcoscenico. Chi non approfitta mai della sua posizione, chi mette l’obiettivo comune sempre davanti al proprio.
E Valter era fatto così. E per questo chi lo ha conosciuto stamattina ha pianto come un bimbo. Le belle persone ti lasciano sempre un segno sul cuore.
Ciao Valter. Grazie di tutto.
Benedetto Ferrara - http://ferrara.blogautore.repubblica.it/
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