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La ‘vera’ impresa di Prandelli: 21 km a piedi in notturna

Curiosità molto gustosa quella raccontata dalla Gazzetta dello Sport su Cesare Prandelli e il suo staff nella notte della qualificazione ai Quarti di finale dell’Europeo. Al ritorno in albergo e …

Redazione VN

Curiosità molto gustosa quella raccontata dalla Gazzetta dello Sport su Cesare Prandelli e il suo staff nella notte della qualificazione ai Quarti di finale dell'Europeo. Al ritorno in albergo e dopo la cena in orario serale, verso le 3 di notte i giocatori hanno preso la via delle camere. Non così l'ex tecnico della Fiorentina che insieme ai collaboratori doveva adempiere ad un voto fatto: «Se passiamo il turno, andiamo al monastero». Promessa mantenuta, con grande prestazione atletica. Già, perchè la destinazione in questione (Bielany) è lontana 21 km (!) dall'albergo degli azzurri e Prandelli & co. ci sono andati a piedi, impiegando circa 3 ore e mezzo. Al gruppo si sono uniti il vicepresidente federale Demetrio Albertini; il segretario della Figc, Mauro Vladovich; e Roberto Massucci del Viminale, responsabile della sicurezza degli azzurri (ma non tutti hanno retto il ritmo). Foto-ricordo davanti all'edificio, due chiacchiere e via. Nessun incontro con i monaci, che vivono nell'eremitaggio e non possono vedere nessuno. Rientro a Wieliczka in auto. Alle sette e un quarto tutti a riposare. Una grande "impresa" insomma, forse anche più grande del passaggio del turno.

SI. BARG.