Chiusa definitivamente l’era (18 anni) di Mario Macalli, al vertice della Lega Pro arriva Gabriele Gravina. Marco Bellinazzo nel suo blog scrive che Gravina è consigliere federale e dirigente da molti anni, conosce a fondo l’ex Serie C e probabilmente tutti questi fattori hanno fatto sì che, nella seconda votazione dell’Assemblea federale, su di lui si convogliasse la maggioranza dei voti dei presidenti: 31, contro i 13 andati a Raffaele Pagnozzi (il candidato di Macalli e Lotito), i 7 di Paolo Marcheschi. E un ruolo decisivo potrebbero averlo giocato proprio i suoi contrasti passati proprio con Macalli e Lotito. “Con la mia tenacia credo di aver convinto e dimostrato ai presidenti che sono uno di loro”, ha detto il neopresidente.
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La Lega Pro volta pagina: eletto Gabriele Gravina
La Lega Pro ha un nuovo presidente che conosce bene la categoria
Gravina parla di “un risultato abbastanza chiaro, netto e impegnativo. Bisogna adesso cominciare a lavorare soprattutto per rimettere insieme le energie di tutti e 54 i presidenti, in modo che possano coincidere progetti e realtà”. Gravina è ora atteso al rilancio economico della Lega Pro. “La Lega Pro ha una sua dignità e non ha bisogno di elemosina. Ci toglie autonomia, ci toglie identità, ci toglie futuro. La sostenibilità passa attraverso progetti, eliminando le distorsioni che ne minano l’immagine, dai punti di penalizzazione alle scommesse. Non vedo alternative alla valorizzazione del brand e alla promozione dell’immagine".
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