MILANO - Il consiglio di amministrazione di TelecomItalia ha scelto Urbano Cairo. L'editore di riviste popolari (DiPiù e Diva, le più famose), ma anche di raffinati mensili come Gardenia, l'ha spuntata e ora avrà due settimane di tempo per presentare la sua offerta definitiva per l'acquisto di La7. Ha battuto la concorrenza del fondo di investimento Clessidra, guidato dal finanziere Claudio Sposito, il quale aveva presentato un'offerta per rilevare anche Mtv e i multiplex.
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La7, Della Valle fuori dai giochi
MILANO – Il consiglio di amministrazione di TelecomItalia ha scelto Urbano Cairo. L’editore di riviste popolari (DiPiù e Diva, le più famose), ma anche di raffinati mensili come Gardenia, l’ha spuntata e ora …
Voto non unanime - Niente da fare anche per la proposta arrivata nelle ultime ore da parte di Diego Della Valle, che aveva chiesto più tempo per mettere insieme una cordata italiana per rilevare il gruppo televisivo. Una proposta che non è stata nemmeno presa in considerazione, ha detto Tarak Ben Ammar al termine del cda. Il consigliere ha poi spiegato: "Il messaggio che abbiamo voluto dare è che la politica non entra nel cda di Telecom perché abbiamo preso una decisione prima delle elezioni nel solo interesse dell'azienda". Ben Ammar ha aggiunto che la decisione però non è stata unanime, ma a maggioranza.
La nota ufficiale - Il comunicato finale spiega che il Cda Telecom ha esaminato le offerte e "ha approvato l'avvio di una fase di negoziazione in esclusiva con Cairo Communication per la cessione dell'intera partecipazione in La7 Srl con l'esclusione della quota di MTV Italia (51%) detenuta dalla stessa La7". La decisione, precisa una nota al termine del cda, è stata comunicata al presidente di Telecom Italia Media, società che controlla l'emittente televisiva, "per le determinazioni di competenza".
Secondo alcune indiscrezioni, inoltre, la decisione avrebbe causato malumori all'interno del consiglio di amministrazione di Telecom Italia Media, che è chiamato a esprimere un parere.
La delusione di Della Valle - Diego Della Valle ha commentato la decisione con una nota laconica: "Prendiamo atto della decisione del CdA di Telecom - si legge nel comunicato del patron di Tod's - . Volevamo tentare di costruire un modello nuovo di società di media che coinvolgesse un gruppo di investitori italiani, professionisti che lavorano attualmente a La7 ed altri che sarebbero arrivati, per cercare di sviluppare ancora con più determinazione un polo televisivo coerente con i principi di salvaguardia dell'indipendenza dell'informazione. Ci auguriamo che questo avvenga comunque, il Paese ne ha sicuramente bisogno".
Titoli di corsa a Piazza Affari - La vicenda ha tenuto banco a Piazza Affari per tutta la seduta. Proprio sulla notizia dell'ingresso in campo del patron della Tod's, il titolo Telecom Italia Media ha chiuso una giornata elettrica in Borsa. Il titolo è balzato del 10,6%, dopo aver faticato in apertura a fare prezzo e aver toccato punte vicine al +15%. Intensi gli scambi, che hanno coinvolto il 3,4% del capitale sociale con quasi 50 milioni di pezzi passati di mano contro una media giornaliera inferiore a 4 in un'intera seduta dell'ultimo mese.
L'attenzione si è poi concentrata sul consiglio di amministrazione di chiamato a decidere sulla vendita della società televisiva (sul tavolo ci sono le offerte già presentate da Clessidra e Cairo Communication) e se concedere del tempo a Della Valle per presentare una proposta migliorativa. Proprio Urbano Cairo ha precisato di aver "presentato l'offerta per Ti Media da solo, in qualità di editore puro, mentre con Diego della Valle, per quanto ci siano dei buoni rapporti, non ci sono stati contatti sul tema".
L'offerta del fondatore della Tod's era emersa sabato, quando Della Valle aveva scritto una lettera al presidente di Telecom, Franco Bernabè, ed ai consiglieri per informarli della sua volontà di scendere in campo con una proposta concreta.
La Repubblica.it
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