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Italia-Croazia, la Uefa apre inchiesta, i croati rischiano penalità

La Commissione di controllo, etica e disciplina dell’Uefa si pronuncerà il prossimo 11 dicembre sugli incidenti che hanno caratterizzato Italia-Croazia, gara di qualificazione a Euro 2016, disputata domenica scorsa allo …

Redazione VN

La Commissione di controllo, etica e disciplina dell'Uefa si pronuncerà il prossimo 11 dicembre sugli incidenti che hanno caratterizzato Italia-Croazia, gara di qualificazione a Euro 2016, disputata domenica scorsa allo stadio Meazza di Milano, interrotta due volte dall'arbitro per il lancio di fumogeni e petardi dentro l'impianto.

L'Italia rischia poco. Assai di più la Croazia, che potrebbe essere costretta a giocare uno o più incontri a porte chiuse. Ma non è da escludere una penalizzazione di punti nel girone di qualificazione. Essendo stata portata a termine la gara, appare invece poco probabile che l'Uefa decreti un successo 3-0 a tavolino a favore degli azzurri.

L'UEFA ha ufficializzato questo pomeriggio l'apertura di un'inchiesta su Italia-Croazia, specificando anche i vari capi d'accusa. L'Italia figura indagata "solo" per il lancio di fuochi d'artificio e non per "carenze organizzative". Ciò significa molto probabilmente che la Figc rischia unicamente una multa, ma non la chiusura parziale o, peggio, la squalifica del campo.

Molto più delicata la posizione della Croazia, indagata per il lancio di petardi, ma anche per disordini provocati dai propri sostenitori dentro e fuori lo stadio, nonché per comportamento razzista.

Per formulare il proprio verdetto la Commissione disciplinare dell'Uefa si baserà sui rapporti dell'arbitro e dei vari delegati, sulle immagini televisive, nonché sui documenti che forniranno Italia e Croazia.

Ansa