Fuori dall’inchiesta di Cremona oppure fuori dalla Nazionale. Sono giorni cruciali per Antonio Conte: il c.t. italiano deve preparare la sfida alla Croazia, passo importante verso il cammino che conduce a Euro 2016, ma incombe su di lui una "partita" particolare, col rischio di doverla giocare in un’aula di tribunale a causa delle vicende legate al calcioscommesse. Si profilano in pratica due scenari: l’archiviazione o il rinvio a giudizio. E le conseguenze saranno inevitabilmente diverse.
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Italia all’Europeo senza Conte? Il ct di fronte a un bivio
Fuori dall’inchiesta di Cremona oppure fuori dalla Nazionale. Sono giorni cruciali per Antonio Conte: il c.t. italiano deve preparare la sfida alla Croazia, passo importante verso il cammino che conduce …
"ARCHIVIAZIONE" — La difesa è convinta che la frode sportiva per Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena non reggerebbe in un dibattimento e quindi si andrebbe verso una sicura assoluzione nel merito. Ipotesi rafforzata dalla lettura degli atti: le accuse a Conte, fanno notare Arata e Cammarata, si poggiano su basi fragili.
SOLO OMESSA DENUNCIA — Non solo, i legali sostengono che l’unico "reato" prefigurabile sia quello sportivo dell’omessa denuncia, per il quale il c.t. ha già scontato una squalifica. Gli avvocati, però, hanno in mente anche un piano B: se dovesse arrivare la richiesta di rinvio a giudizio, punteranno a ottenere il rito immediato perché convinti di poter certificare in tempi brevi l’innocenza del c.t. italiano.
IPOTESI DIMISSIONI — Il c.t. si ritiene vittima di una grande ingiustizia, ha vissuto male la squalifica per omessa denuncia. La ferita non si è mai rimarginata, così come quella della perquisizione subita nel maggio 2012. Non sentendosi sereno e in grado di garantire il massimo e sapendo bene che all’Europeo il rischio di avere domande sul processo invece di quelle sulle partite sarebbe altissimo, Conte arriverebbe a una scelta dolorosa, ma inevitabile: dimettersi dal suo incarico.
(Gazzetta.it)
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