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Intralot Figc, si pensa al divieto totale agli spot su giochi e scommesse

Il caso della sponsorizzazione Intralot alla Figc fa discutere molto anche in seno alle istituzioni

Redazione VN

Il caso della sponsorizzazione Intralot alla Figc e alla nazionale italiana di calcio rischia di portare ad un inasprimento della legislazione relativa alla pubblicità di giochi e scommesse. Secondo quanto riportato da L’Avvenire, il caso Intralot-Figc ha accresciuto le motivazioni di quella parte dell’esecutivo che già premeva per trasformare in «assoluto» il divieto parziale di pubblicità per giochi e scommesse contenuto nell’ultima legge di Stabilità, a prescindere da qualsiasi fascia oraria. Un orientamento intransigente, scrive il quotidiano dei vescovi italiani, che starebbe ora guadagnando più sostenitori.

Restando invece al merito della vicenda Intralot-Figc, la prossima settimana a rispondere alle interrogazioni parlamentari potrebbe essere il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, competente per la materia dei giochi. Prima di recarsi alle Camere, secondo quanto riportato da Avvenire , il sottosegretario potrebbe confrontarsi col ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e col presidente del Consiglio Matteo Renzi, in modo da avere indicazioni sulla linea da tenere.

Dopo la bufera mediatica, la Federazione ha scelto il low profile: nessun logo di Intralot sulle maglie e, durante Italia-Spagna, nessun cartellone con la sigla dello sponsor, ma sui pannelli dietro gli intervistati. L’intesa, del resto, non prevede il nome dello sponsor su maglie e tute o sulle immagini dei giocatori, ma sulla cartellonistica. (calcioefinanza.it)

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