A distanza di alcuni mesi dall'addio all'Atalanta, il Papu Gomez racconta ulteriori particolari parlando a La Nacion:
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Il Papu rivela: “Gasperini cercò di aggredirmi. Deluso da Percassi”
L'attaccante del Siviglia torna sul clamoroso addio all'Atalanta di gennaio: "La proprietà ha fatto una scelta economica, mi ha ferito molto"
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"In una partita di Champions League contro il Midtjylland ho disobbedito in un'indicazione tattica. Gasperini mi ha chiesto di giocare a destra, mentre io giocavo molto bene a sinistra. E ho detto di no. Lì sapevo già che all'intervallo mi avrebbe fatto fuori ma nello spogliatoio ha oltrepassato il limite, cercando di attaccarmi fisicamente. E lì ho detto basta. Si può obiettare, ok, ma quando c'è un'aggressione fisica è già intollerabile. Allora ho chiesto un incontro con il presidente e gli ho detto che non avevo problemi a continuare, accettando di aver sbagliato. Ma volevo anche le scuse di Gasperini. Il giorno dopo ci fu una riunione con la squadra. Sono andato avanti e ho chiesto scusa all'allenatore e ai miei compagni di squadra per quello che era successo. E non ho ricevuto scuse dal tecnico" ha detto Gomez, aggiungendo: "Chi più mi ha deluso è stata la proprietà. Dopo tanti anni, dopo il rapporto di fiducia che abbiamo avuto, abbiamo condiviso tante cose… Che mi abbiano mandato via come mi hanno mandato è stata la parte che mi ha ferito di più. È stata una questione economica, chiaro. Hanno preferito continuare con Gasperini perché sanno che fa guadagnare molti soldi al club".
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