Il mood di Simeone, che ora vede (giallo)rosso: tanti indizi verso la riscossa

31 marzo 2018, Fiorentina-Crotone: dopo quasi tre mesi di astinenza (e la tragedia di Davide nel mezzo) la Fiorentina si accorge di avere una prima punta capace di far male. Ben otto, lunghissime, gare di astinenza per Giovanni Simeone, dalla rete dell'uno a uno contro l'Inter del 5 gennaio a quella del provvisorio 1-0 (2-0 il finale) contro la formazione calabrese. Tutto questo per spiegare che le lunghe pause dal gol - considerata anche quella tra febbraio e aprile 2017 col Genoa - non sono una novità nella carriera italiana del Cholito, evidentemente condizionato dal mood del momento nella lucidità sotto porta. Sia in negativo che in positivo.

Già, dicevamo del Crotone: da quella partita iniziò la primavera d'oro del Cholito con 7 reti realizzate in 10 partite. Tra queste anche quella dello 0-2 in casa della Roma, a bissare l'altra rete rifilata ai giallorossi, all'andata. Basta poco, a volte, abbiamo scritto due giorni fa su Gerson (LEGGI). Magari un gol, nel caso di Simeone, che soprattutto contro le big ama rispolverare il suo killer instinct (nella passata stagione si salvò solo la Juventus). E se ci mettiamo anche la non perfetta condizione fisica del leader della difesa capitolina, Manolas (a rischio forfait, comunque non al 100%), e il difficile inizio di stagione di Fazio, ci sono tutti presupposti per sperare che Simeone zittisca tutti. E INTANTO IL N°9 VIOLA SI PREPARA AD UN'ALTRA FATICA IN NAZIONALE...

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