Il mental coach: “In gare come Fiorentina-Juve è determinante l’aspetto emotivo”

Roberto Civitarese, mental coach tra i più conosciuti nel mondo del calcio italiano, analizza dal suo punto di vista le sfaccettature del match di venerdì tra Fiorentina e Juventus per repubblica.it.

Fiorentina-Juventus è sempre una partita differente rispetto alle altre, specie a Firenze. Montella dovrà comunque caricare i propri giocatori o l’ambiente (e l’atmosfera) potrà già bastare?

"Per ottenere risultati importanti nel calcio occorre un giusto mix tra l'aspetto tecnico-tattico, quello fisico-atletico e quello mentale-motivazionale. Sono fortemente convinto che in partite cosiddette 'speciali', come Fiorentina Juventus, l'aspetto mentale sia determinante. Fare leva sulle motivazioni è dunque importante ma non sufficiente".

Anno scorso i viola si imposero per 4-2, in rimonta dal 2-0 di fine primo tempo. Cos’è potuto accadere all’intervallo, da una parte e dall’altra?

"Non essendo presente negli spogliatoio possiamo provare ad immaginare cosa possa essere successo. Nello spogliatoio della Fiorentina sicuramente un'aria tesa dovuta alla non accettazione del risultato parziale. In queste situazioni ci sono due possibilità, pensare a dove si è sbagliato oppure concentrarsi sul secondo tempo cercando di capire come ribaltare il risultato e portare a casa i tre punti. Certamente i giocatori allenati da Montella hanno scetlo la seconda strada. Nello spogliatoio della Juventus una moderata tranquillità dovuta alla consapevolezza di avere in pugno la partita. Forse nemmeno i giocatori avrebbero immaginato alla vigilia dell'incontro di poter chiudere il primo tempo sullo 0-2. Questa tranquillità può far scaturire un senso di appagamento, che di fronte alla furia dei viola è risultato essere la causa della sconfitta".