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Gonzalo-Gomez, la finale mancata

I due viola assenti eccellenti, per motivi opposti. Entrambi però sosterranno a distanza i compagni di nazionale

Redazione VN

Rio de Janeiro, stadio Maracanã. La finale del Mondiale, il sogno di ogni calciatore. Per Mario Gomez e Gonzalo Rodriguez il sogno si è infranto a fine maggio, quando Joaquin Loew e Alejandro Sabella hanno diramato rispettivamente i convocati di Germania e Argentina per la rassegna brasiliana. Una doccia fredda per il primo, un'amara conferma per il secondo che in verità non ci aveva mai sperato più di tanto, visto che ormai dal 2008 non veste più la maglia dell'Albiceleste. Il buon Marione può invece mordersi le mani: da quando è arrivato a Firenze una nuvola fantozziana lo ha letteralmente inseguito, facendogli saltare quasi a piè pari la stagione con un doppio infortunio al collaterale - prima destro e poi sinistro - che gli ha fatto racimolare il misero bottino di quindici presenze e quattro reti tra campionato ed Europa League. E la sua mancata convocazione ha anche messo a tacere tutti gli scettici che sostenevano che l'attaccante tedesco si stesse risparmiando in vista del Mondiale. Nein, alla fine Gomez è rimasto a casa a vedere le gesta di Muller, Kroos e compagnia.

Al contrario di Loew, che ha dovuto rinunciare forzatamente al panzer tedesco, Sabella non ha mai preso realmente in considerazione l'idea di puntare sull'ex capitano del Villareal: Campagnaro (poche presenze nell'Inter la scorsa stagione), il traballante Fernandez del Napoli, il semisconosciuto (e probabile nuovo acquisto viola) Basanta danno evidentemente al brizzolato ct maggiori garanzie, ma agli occhi dei tifosi viola Gonzalo ha qualcosa in più. Il ruolo di carismatico marcatore visto a Firenze in queste due ultime stagioni non sono bastate a Sabella, che nel corso delle qualificazioni a Brasile 2014 aveva addirittura dato una chance all'altro viola Facundo Roncaglia. Nessun rancore però: "E’ una storia finita, voglio che l’Argentina vinca il Mondiale per la gente e per i giocatori che stanno facendo un grande sforzo" ha detto Gonzalo oggi in conferenza stampa, che reciterà stasera il ruolo di primo tifoso della Nazionale del suo paese.

Alle 21 si accenderanno dunque i riflettori sull'hotel Dolce Casa di Moena, dove Gomez e Gonzalo Rodriguez si gusteranno la finale che decreterà la squadra campione per i prossimi quattro anni. Non sarà certo un vin brulè davanti al televisore ad affievolire la delusione per non avere gli occhi del mondo puntati addosso, ma il treno ormai è passato per tutti e due.

PIER FRANCESCO MONTALBANO