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Gli ex che non ci sono e il pericolo Mounier: tra le pieghe del nuovo Bologna

Curiosità e pericoli in vista del match di stasera. La più forte (nettamente) tra le neopromosse

Simone Bargellini

Questo Fiorentina-Bologna è anche, come detto, la partita degli ex (viola), come Pantaleo Corvino e Delio Rossi. Storie diversissime tra loro, così come le pagine che hanno scritto a Firenze. E tra i giocatori? Ironia della sorte vuole che si tratti dell'unico incrocio stagionale per la Fiorentina senza nessun ex, nè da una parte nè dall'altra. La squadra gigliata, tra l'altro, ne ha sparpagliati un po' in tutta Italia tranne che nei club rossoblu, Bologna (appunto) e Genoa.

Dalla curiosità alle insidie del campo. La squadra di Delio Rossi, a livello di organico, ha pochissimo da spartire col Carpi - con cui comunque i viola hanno sofferto tantissimo - e ancor meno col Frosinone, le altre due neopromosse. Corvino ha rivoluzionato la rosa portando in Emilia giocatori di categoria (Rossettini, Mirante, Taider, Brienza), elementi fino a poco tempo fa nel giro della Nazionale (Destro e Giaccherini, seguiti nel recente passato anche dalla Fiorentina) e giovani di prospettiva come Donsah e Pulgar. D'altro canto il Bologna delle prime uscite è sembrato ancora alla ricerca di una identità, ma ha messo in mostra un elemento di fantasia e rapidità come il francese Mounier, 9 reti nella scorsa stagione di Ligue 1 con il Montpellier. Sarà probabilmente lui il pericolo numero uno per la retroguardia viola, fermo restando che il valore della Fiorentina resta decisamente superiore sulla carta, serve dimostrarlo anche sul terreno di gioco.