Breve ma intensa esperienza rossoblù per il brasiliano Geovani, che riuscì con il Bologna a conquistare anche una qualificazione in Uefa. Un gran gol al Franchi da distanza siderale, ma anche una difficile malattia che lo ha colpito qualche anno fa. Di questo e di altro si è confidato Geovani al Corriere di Bologna:
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Geovani: “Io, la malattia e quel gol alla Fiorentina di Baggio”
Quello a Firenze fu il mio primo gol con il Bologna. Mi ricordo che quella era Fiorentina di Baggio e Dunga, fu una grande soddisfazione e un bel gol
“Quello a Firenze fu il mio primo gol con il Bologna – ha ricordato il brasiliano – Mi ricordo che quella era Fiorentina di Baggio e Dunga, fu una grande soddisfazione e un bel gol. Poi conquistammo anche la Coppa Uefa. Ricordo Bologna con grande piacere, una splendida città in cui sono stato trattato da re. Nel 2009 sono tornato per il centenario, ho giocato poco in rossoblù ma ho dato il mio meglio per gente a cui piace vivere bene”. Dopo il successo del Franchi per 1-0, arrivò la sfida col Milan, stavolta persa: “Decise Donadoni, l’attuale allenatore del Bologna – ha proseguito Geovani – Fece un gran gol perché era un calciatore di altissimo livello che ho incrociato anche in nazionale. Era molto intelligente e non mi stupisce sia diventato un buon allenatore. Potrei dare una mano al Bologna? Come osservatore mi piacerebbe, già adesso potrei segnalare il difensore Dias del Vitoria e Joao Vitor della Desportiva Ferroviaria, sono entrambi giocatori del mio stato”. Per Geovani anche una dura esperienza di vita per via di una malattia che lo ha tormentato negli ultimi anni: “Nel 2003 mi hanno diagnosticato un cancro alla colonna vertebrale che ne ha mangiato un pezzo, di recente mi sono sottoposto a un intervento per rinforzarla. Nel 2010 ho avuto un ictus che mi ha causato problemi alla mano destra ma grazie a Dio il peggio è passato”.
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