Il suo più grande rimpianto, forse, rimarrà quello di non aver mai arbitrato in una partita ufficiale la squadra della città dove è nato. Per il resto però Gianluca Rocchi si è tolto tutte le massime soddisfazioni che un arbitro puo’ togliersi, come fischiare nelle massime competizioni europee e mondiali o come ricevere i massimi riconoscimenti nel suo settore ma anche in altri prestigiosi premi. E’così capitato che quasi due settimane fa proprio il direttore di gara fiorentino è arrivato secondo, alle spalle della schermitrice Alice Volpi, nella prestigiosa competizione del ‘Pegaso d’oro’, che premia le eccellenze sportive toscane che portano il nome della regione in giro per il globo terrestre per prestigio e valore assoluto.
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Fischietto eccellente. Rocchi secondo nel ‘Pegaso d’oro’ della regione Toscana
Vi proponiamo un articolo su Gianluca Rocchi tratto da "Il tifoso viola" distribuito oggi al Franchi
“Oggettivamente per noi arbitri non è mai facile essere chiamati per premi esterni al nostro ambiente e quindi sono veramente molto orgoglioso - ha sottolineato Gianluca Rocchi a margine della cerimonia del ‘Pegaso d’oro’ tenutasi al teatro ‘La Compagnia’- E’un onore per me quando arbitro fuori dall’Italia essere italiano, poi oltretutto io vengo da una città, Firenze, e da una regione, la Toscana, che fa sì che ogni volta che dica da dove provengo, lascio tutti a bocca aperta. Quindi per me è un orgoglio doppio essere in certi contesti a rappresentare l’Italia e Firenze”. Gianluca Rocchi, che è in un periodo in cui sta ricevendo tanti premi, non ultimo quello dello scorso mese, il ‘Trofeo Maestrelli’, ricevuto a Montecatini Terme, è sempre stato un fautore dell’avvento della tecnologia nel calcio, che fra l’altro gli è servito nella sua direzione di gara fra Manchester United e Barcellona, gara di andata dei quarti di finale di Champions League. “Senza l’ausilio della Var avremmo inquinato il mio risultato in maniera pesante e figuriamoci cosa sarebbe potuto succedere-ha sottolineato Gianluca Rocchi, primo arbitro in quella serata all’Old Trafford- Quindi ben venga la Var. Io l’ho sempre detto, sempre sostenuto, e lo diro’ fino all’infinito, noi siamo felicissimi di avere un supporto che ci permette di dare soprattutto la correttezza del risultato nel 95-98% dei casi, per noi dunque è una cosa fenomenale. Arbitrare gare come quella di Manchester è il motivo per cui sto stringendo i denti e vado ancora avanti nonostante ormai gli anni siano tanti. L’adrenalina di certi contesti ti fa dimenticare i sacrifici giornalieri e quotidiani che devi fare per mantenerti a questi contesti, e garantisco che non è semplice”.
Fra l’altro Gianluca Rocchi si è detto molto felice che dalla prossima stagione la ‘control room’ della Var per le partite di serie A sarà allestita in quella che per lui è una seconda casa, ovvero il centro tecnico di Coverciano. “Credo che se riusciremo veramente ad averla, penso che sarà un risultato straordinario perché ci alleneremo sulla Var dove già lo facciamo ogni week-end-ha evidenziato Gianluca Rocchi- Sarebbe un po' come lavorare a casa. I vantaggi di una cosa simile l’ho già vista nelle preparazioni fatte prima del Mondiale a Coverciano proprio con una ‘control room’ Var”.
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