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Fiorentina, per tornare grande servono i gol del “numero 9”

Alla Fiorentina mancano i gol di Kalinic e Babacar, occorre ritrovare le loro reti per ripartire

Andrea Consales

Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una flessione abbastanza netta della Fiorentina, non soltanto dal punto di vista dei risultati, tre vittorie nel 2016, ma anche dal punto di vista del gioco espresso. La Fiorentina non è più quella macchina perfetta capace di creare azioni da gol a ripetizione, asfissiando gli avversari con un pressing intensissimo in fase di non possesso e annichilendoli con il pallone tra i piedi. I ragazzi di Sousa adesso sono diventati più prevedibili, e le occasioni da gol sono sempre più rare, e ovviamente, meno occasioni da gol portano meno reti, meno reti portano meno vittorie, dunque meno punti in classifica e gli obiettivi piano piano si allontanano con le altre che recuperano.

Se arrivare a questa conclusione è facile, trovare la soluzione appare molto più complesso. Una mano poteva essere data dal mercato, qualcosa è stato fatto, ma la sensazione è che si poteva fare di più, molto di più. Adesso però continuare a parlare di trasferimenti saltati, di acquisti non fatti, di strategie che andavano seguite e non sono state seguite, sarebbe solo controproducente. Testa al campo per ottenere il terzo posto. Per farlo servirà la miglior Fiorentina, il miglior Sousa e soprattutto occorrerà ritrovare i gol del "numero 9". E con questo non ci riferiamo solo a Kalinic, un solo gol per lui negli ultimi due mesi, ma in generale al ruolo del centravanti, coperto dal croato ma anche da Babacar, anche lui a secco. Il dato che fa impressione riguardo alle reti segnate nell'ultimo periodo dalla Fiorentina sta proprio qui: i viola dopo la rimonta contro l'Empoli in campionato hanno segnato soltanto una volta con il centravanti di turno, contro il Chievo, nella partita dell'ultimo gol fino a questo momento di Kalinic. A quel singolo gol ne possiamo aggiungere altri due: quello non assegnato allo stesso Kalinic contro l'Udinese e quello di Babacar in coppa contro il Belenenses.

È comunque poco, troppo poco per puntare in alto, ben vengano i gol di Ilicic, Bernardeschi e compagnia, ma per volare occorrono i gol del bomber, quelli che ti sbloccano la partita anche con un semplice colpo di testa. La qualità dei due attaccanti viola non è in dubbio, adesso serve recuperare la forma, ingranare la quinta e ripartire, perché il terzo posto, nonostante tutto, è a portata di mano.