altre news

Fiorentina, ecco che Cagliari affronterai

L’analisi della squadra rossoblù (COMMENTA)

Redazione VN

Insieme a Bologna-Udinese, sarà Cagliari-Fiorentina ad aprire la terza giornata di ritorno del campionato di Serie A. Partita tra due squadre ferite quella del Sant’Elia. I viola, complice il 3-3 col Genoa, hanno sprecato l’occasione per portarsi a meno uno dal Napoli. I rossoblù, invece, stanno vivendo un pessimo periodo di forma: non vincono, infatti, dall’8 dicembre (2-1 proprio contro il Grifone) ed arrivano da tre sconfitte consecutive (Juventus, Atalanta e Milan). Il ko con i rossoneri giunto, peraltro, in modo rocambolesco visto che i sardi si trovavano in vantaggio fino al quarantunesimo del secondo tempo. La squadra di Diego Lopez, dopo aver collezionato ventuno punti nel girone d’andata, si ritrova adesso invischiata nelle zone paludosi della classifica, al quattordicesimo posto, a più quattro dal Sassuolo terzultimo.

Tatticamente, data la superiorità tecnica della Fiorentina, il Cagliari dovrebbe chiudersi con ordine e compattezza per poi sfruttare i varchi a disposizione e ripartire in velocità. E’ questo il possibile filone dell’incontro. Daniele Conti & Co. si troverebbero nelle condizioni ideali per colpire in contropiede e mettere in risalto le doti di Sau e Pinilla. Non saranno protagonisti del match Andrea Cossu, squalificato, e Victor Ibarbo per appendicite. Assenza pesante quella del colombiano, molto pericoloso nelle ripartenze con le sue sgroppate (vedere il gol segnato allo Juventus Stadium la scorsa stagione) .

Il punto debole dei sardi è senza dubbio la difesa che presenta grossi limiti. Il migliore del pacchetto arretrato è Nicola Murru, terzino sinistro di spinta e uno dei migliori talenti del torneo. Sull’out di destra agisce Francesco Pisano, poco incisivo in fase offensiva e spesso “balbettante” anche in quella difensiva. Nel mezzo, Astori e Rossettini. I due hanno un gran fisico, la loro forza è il colpo di testa, ma spesso peccano per quanto riguarda il senso della posizione e la comprensione dello sviluppo del gioco. In una partita sono soliti commettere diversi errori di concentrazione a livello individuale, specialmente il centrale della nazionale italiana. Emblematico, ad esempio, il fallo da rigore su Higuain nell’1-1 contro il Napoli nella gara dello scorso 21 dicembre.

Il centrocampo ha perso tanto con la cessione di Radja Nainggolan. Il belga garantiva un contributo importante in termini di qualità e quantità, oltre che di carisma. Diego Lopez ha cercato di ovviare alla sua partenza inserendo Albin Ekdal. Lo svedese è un buonissimo calciatore, ma non certamente ai livelli del neo romanista. Anche le alternative non sono eccellenti: Sebastian Eriksson, nonostante sia in Sardegna da quasi tre anni, non è mai “esploso”, Agim Ibraimi, teorico trequartista, ha visto più la panchina che il campo, Matias Cabrera non ha mai inciso, se non in sporadiche occasioni e Matias Vecino è arrivato da appena tre giorni proprio dalla Fiorentina.

Il giocatore che potrebbe mettere maggiormente in difficoltà i gigliati è Marco Sau, cinque reti sin qui e autore di un bellissimo gol contro il Milan. Il bomber di Tonara possiede doti balistiche pregevoli, rapidità nel breve, dribbling, cambio di passo ed è in grado di svariare su tutto il fronte d’attacco per non dare riferimenti agli avversari.

STEFANO NICCOLI