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Finale di TIM Cup: La procura è vicina ad identificare altri ultrà del Napoli

I prossimi passi che la procura di Roma ha in programma nell’inchiesta sul ferimento del tifoso del Napoli Ciro Esposito, avvenuto nei pressi dello stadio Olimpico prima della finale di …

Redazione VN

I prossimi passi che la procura di Roma ha in programma nell'inchiesta sul ferimento del tifoso del Napoli Ciro Esposito, avvenuto nei pressi dello stadio Olimpico prima della finale di Coppa Italia tra i partenopei e la Fiorentina, sono l'interrogatorio di Daniele De Santis e l'identificazione degli altri tifosi campani, almeno una dozzina, che avrebbero partecipato a più riprese al pestaggio dell'ultrà romanista davanti al Ciak Village. Sono atti che la procura intende compiere per cercare di capire se l'originario impianto accusatorio, basato sull'ipotesi di una sparatoria maturata nell'ambito di una rissa, possa essere sostenibile o se ci sia la possibilità per ipotizzare, come chiede la difesa del principale indagato, la legittima difesa o l'omicidio preterintenzionale.

De Santis, ancora ricoverato in ospedale per le gravi ferite riportate a una gamba e indagato per omicidio volontario, non ha mai reso un interrogatorio. Dall'altra parte, i tifosi partenopei attualmente indagati per rissa non hanno offerto un contributo utile all'inchiesta. Le conclusioni dei tecnici del Racis, il raggruppamento investigazioni scientifiche dei carabinieri, parlano di un De Santis ferito a terra, sanguinante e sopraffatto, che avrebbe fatto fuoco per difendersi dall'assalto degli aggressori. Conclusioni discordanti rispetto agli elementi di prova finora acquisiti dagli inquirenti, in base ai quali De Santis avrebbe sparato colpendo Ciro Esposito, Alfonso Esposito e Gennaro Fioretti, mentre era in piedi e indossando guanti sui quali sono state trovate tracce compatibili con la polvere da sparo presente anche sugli abiti dei napoletani feriti.

Per i carabinieri del Racis, invece, questi guanti potevano non essere indossati ma "essere comunque portati al seguito di De Santis ed essere contaminati durante gli spari. Se De Santis li avesse indossati durante l'esplosione dei colpi, sarebbe stato lecito ritrovare su di essi anche delle tracce ematiche che invece sono assenti in entrambi i guanti sia nella parte esterna che in quella interna". Tracce ematiche che sono state invece rilevate su una mano e sulla pistola, forse finita in una pozza di sangue provocata dalla rottura di un piede di De Santis.

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