Rudi Garcia ha elogiato Adem Ljajic appena quattro giorni fa, dopo Roma-Verona, esaltando il suo lavoro per la squadra. Dick Advocaat, c.t. della Serbia, non la pensa allo stesso modo e ha escluso l'attaccante giallorosso dalla nazionale. Ora e per sempre, o meglio, finché ci sarà lui. "È un buon giocatore - ha detto - ma ha una mentalità diversa e io sto cercando giocatori con la giusta mentalità. Per quello che ho visto, quasi tutti sono felici di essere convocati e non ho bisogno di giocatori che invece non hanno buone sensazioni con la nazionale".
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IL PRECEDENTE — Ljajic era stato già escluso dalla nazionale nel 2012 quando il c.t. era Sinisa Mihajlovic. "Finché non canterà l'inno - disse l'attuale allenatore della Sampdoria - Adem non tornerà". L'attaccante della Roma, così, ha pagato un "esilio" di due anni rivestendo la maglia della Serbia lo scorso 7 settembre, in occasione dell'amichevole con la Francia. Ma non deve aver convinto Advocaat.
NO A SUBOTIC — Con Ljajic, è rimasto fuori anche Subotic, difensore del Borussia Dortmund: "Dai messaggi che ho scambiato con lui, ho capito che non ha voglia di giocare in nazionale". La Serbia rinuncia così a due dei suoi principali talenti e per le sfide con Armenia (11 ottobre) e Albania (14 ottobre) chiama cinque "italiani": l'udinese Zeljko Brkic, i laziali Dusan Basta e Filip Djordjevic, il viola Nenad Tomovic e l'interista Zdravko Kuzmanovic.
(Gazzetta.it)
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