Carlo Pallavicino, ex agente di Stefano Pioli quando era giocatore, è intervenuto a Radio Blu: “Mi auguro che possa valutare insieme alla società il futuro di Bernadeschi, cosa che darebbe anche un'indicazione tattica. Sono stato il suo agente per venti anni, lo conosco bene e l'ho seguito in tutte le sue fasi. Mi ha sempre colpito per la freesia di voler allenare, talvolta ha subito degli esoneri perché ha accettato di pancia alcune proposte. Ricordo quando venne venduto, Luna gli disse che sarebbe andato al Padova e Stefano scoppiò a piangere perchè lui non voleva andarsene. Suo figlio Gianmarco è nato a Firenze e loro vivevano nel palazzo di Rui Costa con cui era molto amico. In quella squadra era un caposaldo, non voleva andare via e ricordo che tirò un pugno ad un muro per la rabbia. Ci siamo sentiti per messaggio, so che qui ha lasciato molti amici e che tornerà volentieri: mi ha detto che a lui non piacciono le esperienze facili (sorride ndr). Quando smise di giocare iniziò a seguire la Primavera del Bologna che era allenata da Sergio Buso. Conoscendolo non credevo avesse il carattere così determinato per allenare, mi sembrava uno che si sapeva mettere in seconda fila, non aveva bisogno di mettersi davanti agli altri anche se Ranieri lo considerava un figlioccio. Firenze è un'esperienza senza paracadute, gli auguro di riuscire a fare grandi cose. Lui stesso ha vissuto tanto tempo qui”.
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Ex ag. Pioli: “Fiorentina? Pianse e tirò un pugno al muro quando venne venduto”
"Ricordo quando venne venduto, Luna gli disse che sarebbe andato al Padova e Stefano scoppiò a piangere perchè lui non voleva andarsene"
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