Direttamente dal Rigshospitalet, in Danimarca, clinica dove attualmente si trova ricoverato Christian Eriksen, ha parlato l'agente del giocatore, tra i pochissimi ad aver parlato con lui dopo il malore accusato due giorni fa durante la gara di Euro2020 contro la Finlandia. Queste le dichiarazioni di Martin Schoots riportate da Gazzetta.it: "Ci siamo sentiti stamattina (ieri, ndr.). Ha scherzato, era di buon umore, l’ho trovato bene. Vogliamo tutti capire cosa gli sia successo, vuole farlo anche lui: i medici stanno facendo degli esami approfonditi, ci vorrà del tempo". Eriksen ha sorriso con Kjaer e soci, ma non solo. "Era felice – racconta ancora Schoots –, perché ha capito quanto amore ha intorno. Gli sono arrivati messaggi da tutto il mondo. Ed è rimasto particolarmente colpito da quelli del mondo Inter: non solo i compagni di squadra che ha sentito attraverso la chat, ma anche i tifosi. Christian non molla. Lui e la sua famiglia ci tengono che arrivi a tutti il loro grazie".
La testimonianza
Eriksen dall’ospedale: “Io non mollo. E potrei anche allenarmi…”
Christian parla con i compagni, e al manager dice: "Voglio capire che cosa è accaduto". Particolarmente colpito dai messaggi dell’Inter
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Schoots ha fatto da tramite con decine di persone: gli amici di Chris, il fisioterapista, gli ex allenatori, gli sponsor, alcuni vecchi dirigenti . "Mezzo mondo ci ha contattato – ancora l’agente -, tutti si sono preoccupati. Ora deve solo riposare, con lui ci sono la moglie e i genitori. Anche domani (oggi, ndr) resterà in osservazione, forse pure martedì. Ma in ogni caso vuole fare il tifo per i suoi compagni contro il Belgio". Lukaku, poi, mica s’offenderà. Il commissario tecnico Kasper Hjulmand ha poi raccontato pubblicamente di una videochiamata di ieri mattina tra il giocatore dell’Inter e i suoi compagni: "Si è preoccupato lui di noi. Ci ha chiesto: 'Come state? Mi sa che siete messi peggio di me! Io ora sarei pronto per allenarmi'".
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