E la Juve tiferà (ancora)… Fiorentina

Ancora una volta nei panni del giudice di una sentenza scudetto che purtroppo non la vedrà tra le protagoniste. La sfida di sabato prossimo tra la Fiorentina e la Roma seconda in classifica ha il dolce odore del terzo scudetto consecutivo per i rivali bianconeri di sempre. Chiariamo subito: il dilemma sul risultato migliore con occhio da tifoso non si pone neanche, perché la Fiorentina può e deve lottare sempre per vincere. In onore del campionato ma anche per consolidare quella quarta piazza che gli darebbe la certezza di non dover affrontare la doppia sfida dei preliminari di Europa League ad agosto (abbiamo potuto constatare quest'anno il peso di due partite nell'arco della stagione).

Nonostante questo, diciamocelo: dare un'ulteriore gioia alla Juventus, l'ultima prima della certezza matematica dello scudetto, non è proprio il massimo della vita. D'altronde qualcosa di simile, anche se in un contesto di classifica totalmente diverso rispetto a quello di oggi, è già accaduto due stagioni fa, quando l'inaspettata vittoria viola in casa del Milan (già reo di aver lasciato due punti pesanti al Franchi) firmata Jovetic e Amauri diede il là alla rimonta bianconera, terminata poi con il primo scudetto della gestione Conte.

I 5 punti che quella sciagurata Fiorentina riuscì a strappare al Milan risultarono decisivi a fine stagione, sicuramente molto più di quelli che la Roma otterrà (o, speriamo, non otterrà) a Firenze alla luce delle abbondanti 8 lunghezze di vantaggio che la Juventus conserva nei confronti dei giallorossi a cinque giornate dal termine. Insomma, il danno, inteso come lo scudetto bianconero, è in gran parte già fatto. Forse anche per questo farà un po' meno male dare un piccolo aiuto indiretto alla Juve. A chi non bastasse è sufficiente ricordare i numerosi disagi creati di recente e non dai tifosi romanisti a Firenze, la beffa dell'anno scorso al Franchi e, soprattutto, l'amara retrocessione del '92. Il nome di Andrea Carnevale vi dice niente?

ALESSIO CROCIANI

Twitter: @AlessioCrociani