altre news

Poi c’é la discriminazione… “felina” (Commenta)

Rappporti tesi tra Firenze e i non portatori sani di capelli. In principio fu Galliani, che alla fine della partita Fiorentina Milan della scorsa stagione,lanciò severe accuse all’indirizzo di Firenze …

Redazione VN

Rappporti tesi tra Firenze e i non portatori sani di capelli.

In principio fu Galliani, che alla fine della partita Fiorentina Milan della scorsa stagione,lanciò severe accuse all'indirizzo di Firenze e dei Fiorentini.

L'Artemio Franchi divenne uno dei peggiori stadi di Italia e la tifoseria viola addirittura una delle più violente. Il tutto perché qualcuno in tribuna aveva osato rivolgergli qualche frase di troppo.

Dal cranio pelato al cranio parruccato il passo è fin troppo breve. Antonio Conte è, infatti, passato dal dirigere l'orchestra ad orchestrare la solita scena madre a pro di media, sentendo la necessità, a una settimana dai fatti, di denunciare la gravosa "discriminazione umana" subita dalla sua persona durante la trasferta di Firenze.

Si attendono a breve le dichiarazioni del gatto di Conte che pare voglia sollevare il primo caso di "discriminazione felina" per l'uso improprio cui è costretto da anni.

Lungi da noi voler giustificare i cori giudicati offensivi che, probabilmente, sono stati rivolti all'allenatore della Juve, ma ci pare che si stia "leggermente" abusando del termine "discriminazione" e che, soprattutto, con troppa facilità, si trovi il modo di accusare infondatamente Firenze e i Fiorentini. Tra tutte le tifoserie della Serie A, numeri alla mano, quella viola, si è sempre dimostrata una delle più corrette, facendo dell'ironia toscana il suo stendardo. Siamo, quindi, sicuri che quando Conte ha affermato che non gradisce chi insulta gli avversari, si riferisse anche a quei supporters juventini che nel settore ospite il 20 Ottobre cantavano che i "viola sono una massa di ebrei". Non sia mai si faccia della "discriminazione bianconera". Dunque, forse è il caso di abbassare i toni, moderare le parole e ridimensionare i concetti: la "discriminazione umana" non ci appartiene; al massimo della sana "discriminazione capelluta".

M&M's