L'allenatore del Parma, Roberto Donadoni, commenta il 2-2 del Franchi ai microfoni di Sky: "Sarebbe stata una sconfitta ingiusta. Siamo stati premiati anche se rimane l'amarezza di aver mancato in quel pizzico di determinazione. Non abbiamo saputo gestire bene certe situazioni. Un appunto che posso fare ai miei ragazzi è che ad un certo momento abbiamo avuto paura di vincere. Questo fa la differenza, bisogna avere convinzione nei propri mezzi. La nostra dimensione ce la guadagniamo giornata dopo giornata. Abbiamo un gruppo che nelle ultime due settimane ha trovato il giusto equilibrio dal punto di vista psicologico. La partita di oggi si è decisa più che sull'aspetto tattico, sotto l'aspetto della convinzione. Cassano? Sono soddisfatto ma può fare di meglio. Ha fatto un lavoro enorme oggi grazie anche al supporto dei compagni. Sta crescendo insieme alla squadra, sappiamo che da solo Antonio non può essere determinante ma solo inserito nel contesto giusto".
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Donadoni: “Sarebbe stata una sconfitta ingiusta”
“Abbiamo avuto paura di vincere. Ho detto ad una tifosa viola…” (COMM.)
Donadoni si presenta poi in sala stampa: "Andare via stasera con una sconfitta sarebbe stato penalizzante e ingiusto per i miei ragazzi. Sono soddisfatto del punto ma c'è anche un po' di rammarico perché potevamo avere più convinzione e vincerla. La paura di vincere ci è costata cara e per poco non ha fatto sì che tornassimo a casa a mani vuote. A volte si vedono errori che sembrano impossibili, a volte le situazioni sono difficili da gestire. Il processo di maturazione di una squadra passa anche attraverso questi episodi. Cassano? Ho fatto una scelta con la sua sostituzione pensando di fare la cosa più logica. Antonio aveva consumato molte energie, sta crescendo gara dopo gara assieme ai compagni. Sono soddisfatto di quello che sta facendo. Litigata con i tifosi? Ho solo detto ad una mamma con un bimbo in braccio di non insegnare male l'educazione. E' brutto sentire certe cose da una madre con il figlio vicino. Nel secondo gol della Fiorentina il merito è di Vargas e della velocità della palla, era difficile da valutare".
ALESSIO CROCIANI
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