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Delli Carri: “Mancano dieci punti per la salvezza”

“Mancano dieci partite alla fine del campionato, e viste le tante squadre coinvolte nella lotta salvezza credo che la quota per essere sicuri di una permanenza in serie A sia …

Redazione VN

"Mancano dieci partite alla fine del campionato, e viste le tante squadre coinvolte nella lotta salvezza credo che la quota per essere sicuri di una permanenza in serie A sia di 42 punti. Alla Fiorentina mancano dieci punti ma paradossalmente, nonostante il momento negativo, se da questi giorni di ritiro la squadra si sarà ritrovata nello spirito, per la qualità che c'è nella rosa viola, i gigliati possono anche vincerle tutte e dieci le ultime partite". E' ottimista sul futuro della Fiorentina l'ex difensore gigliato Daniele Delli Carri, ospite ai microfoni di Radio Toscana.

"Nonostante la pesantissima sconfitta casalinga contro la Juventus, adesso devono venire fuori i giocatori di valore e qualità, e mi riferisco a Gamberini, Jovetic ma anche a Montolivo, che rimane il vero capitano della squadra, anche se ha rifiutato il rinnovo di contratto - ha aggiunto Delli Carri, attuale d.s. del Pescara -. Noi nella stagione in cui ci salvammo all'ultima giornata trovammo le risorse necessarie a rimanere in serie A guardandoci negli occhi, una volta in ritiro, e dicendoci tutto quello che pensavamo degli altri, senza alcun tipo di remora. E' questa la ricetta per la salvezza: non aver paura di affrontarsi nello spogliatoio, mettendo da parte gli interessi personali. Mi sembra che in questo momento, al di là delle assenze pesanti che hanno condizionato il rendimento dei giocatori più importanti, da Jovetic a Behrami, non ci sia unità di intenti e che il nervosismo, oltre che la paura, la facciano da padroni. E' qui che adesso si deve vedere la mano di un tecnico come Delio Rossi, che evidentemente non ha colpe per questo momento, avendo preso la squadra a metà stagione e non avendo visto migliorare qualitativamente la rosa nell'ultimo mercato. Corvino? Nel calcio si sa che a pagare sono prima gli allenatori e poi i d.s. Il valore di Corvino non si discute, e in sette anni a Firenze ha fatto cose incredibili, contribuendo più volte alla conquista di un piazzamento in Champions League". (calciomercato.com)