Dal 2006, o forse un po' prima, qualcosa è andato storto. Massimo Moratti e Diego Della Valle erano pappa e ciccia, amiconi del mercato. Ora i rapporti tra i due sono diventati burrascosi. E domenica c'è Inter-Fiorentina, chi perde entra nel vortice dell'addio Champions (i primi) o della retrocessione (i secondi).
altre news
Della Valle-Moratti, storia di un amore finito male
Da amici a nemici, tra la lotta per i diritti tv e Calciopoli
Non ci sono più relazioni di acquisti e cessioni tra le due compagini, ci si attacca su Calciopoli e così via. Tornando indietro nel tempo, bisogna ricordare come il patron nerazzurro, quando acquistò la società nel 1995, aveva voluto il viola nel cda. Ricoprì tale ruolo nel 2001 per poi ripartire dalla C2 con la squadra toscana.
Nel 2004 i primi scricchiolii, come riporta Tuttosport: rinnovi contrattuali per i diritti tv, la Fiorentina neopromossa in A che rivendicava una diversa ripartizione dei proventi attaccando, tra le altre, anche l'Inter. Grazie alla Legge Melandri vinse Della Valle, ma Moratti non mandò giù. "Io e lui siamo amici, ma chi predica bene dovrebbe razzolare bene" disse il viola nel 2006, con sentita riposta meneghina "C’è simpatia, ma non mi piace come mi ha tirato in ballo, io ho sempre operato nella legge".
Dopo Calciopoli, ci sono stati gli affari mai andati in porto, come Mihajlovic e Vargas. Il primo, da ieri ct serbo, fu contattato da Moratti prima di Gasperini. Quetso perchè non volle chiamare Della Valle per accordarsi. Ultimo capitolo, l'interesse fiorentino per Oriali, ex dell'Inter. Come finirà?
(goal.com)
© RIPRODUZIONE RISERVATA