Zdenek Zeman era stato accolto quasi come una divinità in Sardegna la scorsa estate. Toccava al boemo, scelto in maniera convinta dal neo presidente del Cagliari Tommaso Giulini, inculcare alla formazione isolana un calcio spumeggiante e offensivo. Prima dell'inizio del campionato si parlava, addirittura, di Zemanlandia, a testimonianza di quanto entusiasmo ci fosse tra la gente rossoblù. Il tecnico classe 1947 si era prefissato due obiettivi al momento del suo arrivo: la salvezza e la felicità dei tifosi. Le promesse, però, non sono state mantenute. La permanenza nella massima serie è diventata quasi un'utopia e pochi giorni fa alcuni ultras hanno espresso la loro rabbia nei confronti della squadra facendo irruzione nel ritiro di Assemini. Insomma, Zemanladia è diventata un pallido ricordo. Il boemo si è dimesso. Il suo posto è stato preso dall'esordiente in A Gianluca Festa che guiderà Conti & co. a partire dalla trasferta di Firenze.
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Da Zemanlandia allo spettro della B: il passo è breve
Zeman doveva garantire la salvezza al Cagliari, ma in Sardegna ha fallito. Al suo posto è arrivato Festa
Bastano pochi numeri per evidenziare il fallimento di Zeman sulla panchina del Cagliari. Alla tredicesima giornata (0-4 con la Fiorentina), la formazione sarda aveva raccolto appena undici punti. Da quella sconfitta sono arrivati un pari scialbo (0-0 con il Parma) e due ko che di zemaniano avevano ben poco: lo 0-2 in casa contro il Chievo aveva incrinato i rapporti col presidente Giulini, mentre il match perso 3-1 al Sant'Elia con la Juventus con decisioni incomprensibili da parte del boemo aveva decretato la fine della sua prima avventura in Sardegna. Resoconto: dodici punti in sedici gare, una media di 0,75 punti a partita. Un rendimento che, se mantenuto lineare, avrebbe forse garantito la salvezza.
Il secondo mandato di Zeman al Cagliari è stato un autentico fallimento. I rossoblù, infatti, hanno raccolto appena un punto in cinque match, nel pareggio-beffa contro l'Empoli (1-1). Da lì in poi il tracollo - sul piano del gioco e della convinzione mostrata in campo - culminato con la figuraccia rimediata domenica scorsa con gli acerrimi rivali del Napoli. Media: 0,2 punti a partita. Da Zemanlandia allo spettro della B: il passo è breve.
STEFANO NICCOLI
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