La Gazzetta dello Sport si concentro sulla differenza tra la Fiorentina e il Milan di Montella.
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Da Firenze a Milano: ecco la trasformazione tattica di Montella
Il Milan non somiglia per niente alla "sua" Fiorentina. Montella si è adattato ai giocatori
"La Fiorentina masticava calcio nella metà campo degli avversari e viveva di palleggiatori. Il centrocampo ideale per Montella probabilmente era la linea Roma-Valparaiso-Madrid: Aquilani-Pizarro-Borja Valero. Nessuno dei tre vincerebbe a braccio di ferro con un medianaccio di terza categoria ma col pallone, zero problemi. Qualche difficoltà in fase difensiva, chiaro, però evidenti benefici in attacco. La Fiorentina metteva assieme 506 passaggi a partita e aveva il baricentro a 53 metri. Il Milan non può permettersi la stessa scelta, così si limita a scegliere i momenti in cui giocare il pallone. Il baricentro è sceso a 49,6 metri, i passaggi sono diminuiti a 421 per partita. Quando perdeva palla, se possibile, la Fiorentina la recuperava nella metà campo avversaria: un recupero medio arrivava a 36 metri. Il Milan riprende ogni singolo pallone tre metri più dietro. Molto diverso il dato sul possesso palla: Fiorentina al 57%, Milan al 49%".
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