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Corsi: “Ecco cosa si dicono Di Natale e Montella”

“Si potrebbe scrivere un libro sull’esperienza ad Empoli di Montella, di Di Natale e Nicola Caccia. Quando parlo con questi ragazzi non lo faccio di calcio ma sulle reciproche famiglie. …

Redazione VN

"Si potrebbe scrivere un libro sull'esperienza ad Empoli di Montella, di Di Natale e Nicola Caccia. Quando parlo con questi ragazzi non lo faccio di calcio ma sulle reciproche famiglie. Non pensavo che Montella facesse questa carriera da allenatore. Sono venuto a Firenze a dire ad Antognoni e Cinquini, allora dirigenti viola, di prendere Montella, quando quest'ultimo aveva 16-17 anni, perché è un giocatore che va a finire in Nazionale". Così il presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi ospite del programma Salotto viola su Italia 7.

"Montella gioca ancora a calcetto nel nostro centro sportivo di Monteboro. Lui si ricorda esattamente delle signore vedove che lo ospitavano nelle case quando frequentava il nostro settore giovanile. Di Natale scappava perché aveva nostalgia di sua mamma, e Montella mi proponeva di andare a mangiare dall'oggi bomber dell'Udinese. Alla fine si trovo'una soluzione con Di Natale che andò a vivere insieme allo stesso Montella. Di Natale mi ha confidato spesso che Montella ha cercato di convincerlo a portarlo a Firenze. Di Natale ha comprato piu' di una casa ad Empoli. Non so cosa farà da grande ma penso vorrà tornare a fine carriera ad Empoli perché la famiglia della moglie vive lì e mi piacerebbe molto. Io quando andavo a liceo andavo in curva a tifare Fiorentina, poi ho smesso perché quando l'Empoli è andato in serie C sono diventato ovviamente supporter azzurro. La Fiorentina è la squadra che gioca meglio di tutte, anche quando gioca con la difesa a tre, per l'atteggiamento che le da' l'allenatore. Montella è bravo, lavorando sul campo ha margini di miglioramento notevoli. I campionati si decidono a primavera e quindi occorrerà che la Fiorentina si faccia trovare pronto in quel periodo. Il settore giovanile viola? I giocatori,i tecnici ed i direttori ci sono ma poi arrivano pochi giocatori nel calcio che conta. In generale ci sono troppi stranieri per squadra. Non mi riferisco solo alla Fiorentina. Bernardeschi dovrebbe essere nei 18 a disposizione di Montella per quello che è il mio modo di vedere il calcio, nell'interesse del pallone italiano".

(Calciomercato.com)