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COPA AMERICA – Il Cile batte la Colombia e raggiunge l’Argentina in finale

Il Cile regola il risultato nel primi 11 minuti della gara poi controlla

Redazione VN

Il Cile sembra riprendere da dove ha lasciato: il 7-0 con il Messico nel quarto di finale. Perché nei primi undici minuti ne fa due alla Colombia, mettendo subito un'ipoteca sulla partita. Ma poi il 2-0 sarà anche il risultato che sigilla l'incontro, quello con cui i campioni in carica eliminano la Colombia e raggiungono in finale l'Argentina. Il modo per concedere a Messi e compagni la possibilità di rivincita, visto che a East Rutherford nel New Jersey da dove si vede lo skyline di Manhattan, domenica si replicherà la sfida dell'edizione dell'anno passato, quando il Cile alzò la Coppa dopo i calci di rigore proprio a scapito dell'Albiceleste. Alla Roja riesce tutto facile nella prima parte della gara, anche se a centrocampo c'è Silva invece di Marcelo Diaz infortunato e Vidal è squalificato, ma oltre ai colombiani per spuntarla dovrà vedersela con il tornado che si abbatte su Chicago durante l'intervallo. La legge Usa è inflessibile nelle circostanze: temporale con lampi e tuoni significa automaticamente evacuazione delle tribune e sospensione della partita. Stavolta la pausa è interminabile, due ore e 25' chiusi negli spogliatoi in attesa di tornare in campo. Immaginabile il disagio per entrambe le squadre che forse compromette la regolarità del match. La Colombia, che rinuncia a Bacca causa botta alla caviglia, ha pure Cuadrado in serata no. È lui a servire di testa involontariamente l'assist per il primo gol cileno. Poi il Sanchez colombiano combina il patatrac che elimina le residue speranze di rimonta: si fa ammonire due volte nell'arco di una ventina di minuti (fra il 41' p.t e il 12' S.t.) e viene espulso. In dieci diventa più dura, ma bisogna dare atto ai Cafeteros di non mollare mai. Una giornata infausta un po' per tutti, anche se ai cileni la danza della pioggia alla fine porta straordinaria felicità. (gazzetta.it)