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Colomba padre e figlio: “In India per crescere”

Da qualche giorno il FC Pune City si allena alle Caldine in vista della prima edizione dell’Indian Super League, lega calcistica creata nei mesi scorsi per rilanciare il calcio nel …

Redazione VN

Da qualche giorno il FC Pune City si allena alle Caldine in vista della prima edizione dell'Indian Super League, lega calcistica creata nei mesi scorsi per rilanciare il calcio nel paese asiatico. La star del gruppo è David Trezeguet, ricercato per una foto insieme sia dai compagni di squadra sia da alcuni giovani viola che lo incrociano durante gli allenamenti. Oltre al bomber francese, tra gli arancioviola d'India ci sono tanti italiani, tra cui FrancoDavide Colomba, padre e figlio, allenatore e calciatore. Questo un estratto della loro intervista ai microfoni di gianlucadimarzio.com:

F. “Era tanto tempo che desideravo un’esperienza all’estero quindi non ci ho pensato tanto, ho deciso subito. E’ un paese affascinante, mille situazioni diverse: religione, lingua, cultura, cibo… Questo mi ha convinto”.

D. “L’ho presa come un’occasione, mi dà la possibilità di riuscire a capire una mentalità diversa dal calcio italiano, che già conosciamo. Ho l’opportunità di conoscere le difficoltà di un altro mondo…”.

Chi ha scelto chi dei due?

F. “Ho scelto io, lui mi ha detto subito sì. C’è voglia di sperimentare, di conoscere nuove situazioni: in Italia non sarebbe assolutamente praticabile, in India sì. Lavorare insieme per una squadra, come lo è una famiglia, è stimolante”.

D. "È questione di mentalità: in Italia non sarebbe potuto accadere, sarebbe vista come una cosa negativa. In India la potremo vivere bene, senza pressioni, è una cosa bella”.

E gli obiettivi di squadra?

F. “È tutto nuovo, è giusto partire per dare il massimo e provare a raggiungere il top. Aspettiamo di vedere che avversarie avremo e quali saranno le nostre capacità”.

D. “Cercare di equilibrare una certa mentalità in tutto il gruppo, riuscire ciascuno di noi a tirare fuori il meglio ed aiutare la squadra a raggiungere i massimi risultati”.

E su Trezeguet, padre e figlio d’accordo?

F. “È l’uomo che col suo esempio e la sua capacità deve far capire agli altri che lo spirito vincente si acquisisce non solo vincendo, ma anche lavorando bene sul campo. È un mio credo e penso che Trezeguet ci aiuterà tutti a crescere”.

D. “Come persona non ho dubbi che sia un grande uomo, è un mix di umiltà, lavoro e sacrificio e lo sta trasmettendo. Vuole insegnare, far capire determinate cose che ognuno di noi non ha mai vissuto”.

E nel futuro, un ritorno in Italia?

F. “Non ci penso, vivo alla giornata. Il lavoro da fare è tanto, sicuramente sarà una bella esperienza. Con la Fiorentina l’accordo è quello di essere il prolungamento dell’occhio viola in India per capire se ci sono possibilità di crescere. L’obiettivo è fare bene pensando al futuro: se ci sarò bene, è quello che desidero perché vuol dire che abbiamo fatto bene”.

D. “Darò il 100% per centrare gli obiettivi, poi si vedrà quando sarà il tempo dovuto”.

In Italia, chi è la favorita per lo scudetto?

F. “Sempre le stesse, Juventus e Roma. Bisognerà vedere il Milan come si sistemerà, per la Fiorentina c’è stata la tegola Rossi, l’Inter mi sembra massiccia. La Roma darà molto più filo da torcere quest’anno”.

D. “Ci sono alla pari Juventus e Roma, subito dietro Inter, Milan e Napoli. Anche la Fiorentina può dare fastidio…”