Il cielo di Madrid si tinge di blaugrana facendo calare il gelo su un Bernabeu blindato e furibondo. Già perché a vincere, anzi a stravincere è il Barcellona, che non ha avuto alcuna pietà di un Real annichilito dalle reti di Suarez, autore di una doppietta, di Neymar, sempre più “Pichichi” solitario con 12 centri, e Iniesta, che non segnava in Liga dal 23 marzo 2014, guarda caso proprio al Bernabeu (anche allora successo catalano, per 4-3). Blancos mai in partita e pesantemente fischiati già dalla fine del primo tempo. Irriconoscibili Benzema e Cristiano Ronaldo, specchio di un Real tramortito che, oltre a chiudere in 10 per l’espulsione di Isco, scivola a -6 in classifica aprendo ufficialmente il processo a Rafa Benitez. Ciò che più conta è che sia filato tutto liscio nonostante l’allerta massima e i timori scatenati dagli attentati di Parigi, che avevano spinto le forze dell’ordine a presidiare il Bernabeu e dintorni con 2.400 agenti e rigide misure di sicurezza. Da brividi il minuto che ha preceduto il calcio d’inizio, con l’esecuzione della Marsigliese davanti a un’enorme bandiera francese. (gazzetta.it)
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