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Chelsea Italia: “Vogliamo più John Terry e meno Eden Hazard”

Una interessante intervista al responsabile di Chelsea Italia

Redazione

Alla luce dei risultati Con Mourinho e poi con Hiddink i calciatori hanno la maggior parte della colpa in questa annata, chi lascerà Stamford Bridge la prossima estate?

Nel calcio è difficile attribuire le colpe, seppure son d’accordo che la maggior parte dei giocatori siano stati assolutamente non all’altezza dei loro stipendi e del nome della squadra in cui “giocano”. Sicuramente anche la società ha buona parte delle colpe per questa stagione per ora fallimentare. E’ difficile dire chi lascerà in estate, dipenderà dal futuro manager e dalle sue intenzioni. Personalmente non farò drammi per alcuna partenza (anzi, me ne auguro qualcuna), mi dispiacerebbe tantissimo solo se non venisse rinnovato il contratto a Terry o se si decidesse di vendere Diego Costa. Di certo il mercato del Chelsea ruoterà attorno ad Eden Hazard e alla sua non così improbabile cessione.

L’atteggiamento di Hazard è stato più volte messo in discussione da tifosi e esperti, come mai è arrivato questo calo?

Impossibile spiegare le ragioni del calo, sicuramente il suo tipico atteggiamento rinunciatario e svogliato non lo aiuta nelle prestazioni. Eden ha fatto molto bene in passato ma credo si sia perso per un motivo principale, il suo carattere. Non è un leader ma un giocatore non troppo continuo che fa la differenza solo se la squadra gioca a certi livelli, e a un certo punto la sua indolenza (che ha di natura) ha sotterrato la sua voglia di sacrificarsi e lottare per la maglia. Non basta baciare lo stemma sul petto per essere parte di una squadra, serve sudare per essa. John Terry resterebbe in campo anche con un ginocchio rotto, Eden Hazard chiederebbe il cambio per un’unghia nera. Inoltre penso abbia le idee poco chiare sul suo futuro: prima flirta col Real Madrid su Instagram, poi bacia lo stemma, poi dice che sarebbe difficile dire no al PSG, poi ribacia lo stemma, poi scambia la maglia in mezzo al campo con Di Maria a fine primo tempo. Sono più deluso e arrabbiato che dispiaciuto per lui. Gli sono riconoscente per quello che ha fatto negli anni passati, ma ora penso sia ora che decida cosa vuole dalla vita e si applichi al 100% per ottenerlo.

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