“Non c’ero, ma non riesco ancora a capacitarmi di quello che e’ successo”. Così il presidente del Cagliari Massimo Cellino, intervenuto a “La politica nel pallone” su Gr Parlamento, è tornato sulla questione di Cagliari-Roma non disputata e che il Giudice sportivo ha dato vinta 0-3 alla formazione capitolina dopo un comunicato dello stesso Cellino. “Pentito del comunicato? Pentirsi e’ il minimo, anche se doveva essere pubblicato il giorno primo e con contenuti diversi. Tutto volevo fare meno che creare problemi alle istituzioni sportive, per questo chiedere scusa e’ il minimo. Anche se le partite si possono vincere o perdere, ma vanno giocate”.“Cagliari-Roma? Andrebbe rigiocata, sarebbe meglio per la Roma, per i tifosi. Se ho sbagliato non voglio far pagare la mia societa’ e con mia societa’ non intendo il Cagliari ma i tifosi, i giocatori, il loro piacere di scendere in campo. E’ una situazione in cui deve vincere il calcio, lo sport. Non voglio farmi scudo della mia societa’, non voglio rimanere nella storia come il presidente che ha fatto perdere la sua societa’ per colpa di un comunicato”, aggiunge Cellino. “La partita e’ stata data per persa ma non e’ stata interrotta, e’ stata rinviata. Secondo voi i tifosi della Roma sono contenti di aver vinto a tavolino? Poi io sono scaramantico, queste cose portano male. I tifosi devono vincere, per un senso di giustizia del calcio. Una punizione solo per me? Che mi squalifichino per 50 anni, mi farebbero un piacere, ormai sono arrivato allo sfinimento fisico”.
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Cellino ci prova: “Rigiocare Cagliari-Roma”
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