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Caso Magherini: 11 indagati fra Carabinieri e 118

11 indagati. Tante sono le persone che il sostituto procuratore di Firenze, Luigi Bocciolini ha iscritto nel registro degli indagati per la morte di Riccardo Magherini, il quarantenne, ex promessa …

Redazione VN

11 indagati. Tante sono le persone che il sostituto procuratore di Firenze, Luigi Bocciolini ha iscritto nel registro degli indagati per la morte di Riccardo Magherini, il quarantenne, ex promessa della Fiorentina, colpito da un malore dopo aver avuto una colluttazione con i carabinieri che lo stavano arrestando nella notte fra il 2 e il 3 marzo scorso in San Frediano.E’ infatti notizia dei giorni scorso che chi ha condotto le indagini ha deciso di procedere anche nei confronti dei due centralinisti della centrale operativa del 118 che materialmente ricevettero le telefonate di richiesta di intervento: uno è colui che parlò con i carabinieri, l’altro è colui che smistò le ambulanze per dirigerle, prima una con tre volontari e poi l’altra con medico e infermiere, in borgo San Frediano. “Per entrambi – riporta lanazione.it – l’accusa è omicidio colposo in concorso ed è la stessa che viene avanzata nei confronti dei cinque sanitari intervenuti sul posto. Una ben più grave contestazione di omicidio preterintenzionale colpisce invece i quattro carabinieri che fisicamente bloccarono Magherini, in evidente stato di alterazione psico-fisica, fino a spingerlo a terra ammanettato pancia a terra. In questa posizione rimase bloccato fino a quando non ci si accorse che l’uomo non respirava più.”L’eccesso di violenza dei militari è al centro dell’inchiesta.

Secondo l’esposto presentato dalla famiglia di Riccardo (sempre presenti nella trasmissione Chi l’ha visto?) , l’ex viola, ”risulta essere stato immobilizzato con un uso della forza non previsto e contemplato nelle tecniche di immobilizzazione delle forze dell’ordine, fra cui: presa e stretta del collo con le mani; calci quantomeno ai fianchi-addome anche nel momento in cui era già steso prono a terra; prolungata pressione di più agenti sul suo corpo, compreso il tronco, in posizione prona sull’asfalto”.E ancora: “Nel lungo arco temporale iniziato ‘qualche minuto prima’ che arrivasse la prima ambulanza fino a quando è arrivata la seconda ambulanza con l’avvio delle manovre di soccorso, Riccardo era già divenuto totalmente silenzioso e immobile”.Nonostante questo “i quattro militari intervenuti hanno invece deciso di continuare a tenere Riccardo immobilizzato nella medesima posizione, continuando a esercitare pressione sul dorso”.

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