A Radio Blu è intervenuto il vice direttore della Gazzetta dello Sport Luca Calamai, che ha parlato dei temi di casa viola: "Con Sportiello la Fiorentina avrebbe risolto il caso intorno al portiere, ma il mercato della Fiorentina è insufficiente perché la squadra è più debole senza Alonso. Maxi Olivera è tutto da scoprire, e Giuseppe Rossi è stato regalato senza averlo sostituito con Jovetic. Sousa però è nelle condizioni ottimali per far rendere la Fiorentina, perché con questo mercato non ha nulla da perdere e nessuno può chiedergli la luna.
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Calamai: “I nuovi acquisti non scaldano i tifosi. C’è disamore verso i DV, ma i risultati…”
Il parere sulla Fiorentina del vice direttore della Gazzetta
Problema portiere? Non c'erano le condizioni per poter intervenire, non era una priorità. Non hanno fatto in tempo ad intervenire dopo la cessione di Alonso, e forse Corvino non ritiene Sportiello un portiere su cui puntare per i prossimi 4-5 anni. Mentre il pallino del dt viola Perin, per lui forse avrebbe fatto follie. E' strano però che una volta che Tatarusanu si è fatto male Sousa abbia mandato in campo Lezzerini e non Dragowski. La sconfitta della Fiorentina oggi è quella di non riuscire ad innamorarsi di nessuno dei nuovi acquisti, un acquisto alla Jovetic avrebbe riscaldato e intrigato gli animi dei tifosi.
Ripartenza ed investimenti a gennaio? Difficile che le cose cambino nel mercato invernale. Un anno fa la Fiorentina disse a chiare lettere che sarebbe arrivato un grande difensore, e così non è andata. Questa situazione impone di essere molto cauti, da qui a gennaio saranno mesi lunghi e molto importanti.
Comunicato dei tifosi? Il problema non sono i risultati, ma la critica ai Della Valle è quella di non essere riusciti ad entrare in sintonia con la città. La posizione dei tifosi è rispettabile, ma la proprietà ha tenuto la Fiorentina sempre in posizioni dignitose. C'è un disamore profondo e sarà difficile far cambiare idea alla gente.
Antognoni? Sarebbe un jolly importantissimo per la Fiorentina, rappresenta un simbolo e un personaggio riconosciuto da tutti in Italia e all'estero. Non deve per forza affiancare Corvino nel mercato, anche se fu lui a vedere per primo Thuram"
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