Nel corso degli anni trenta e quaranta poteva accadere di assistere ad un incontro con un momento di raccoglimento per commemorare una data o rendere onore con un minuto di silenzio ad una figura importante. Diversamente dai giorni nostri però, capitava che invece di essere consumato prima della gara, il minuto di silenzio fosse durante la gara stessa ad un orario simbolico o preventivamente stabilito: ad uno specifico cenno dell’arbitro e ad un suo fischio per attirare l’attenzione, il gioco si fermava e tutti, giocatori e spettatori, omaggiavano con il silenzio il nobile momento. L’impatto era senz’altro più emozionale e forse, smaltita la prima scarica di adrenalina di inizio gara, anche maggiormente sentito.
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BV 1931: Amichevole con time-out
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Nell’agosto del 1931 la Fiorentina, in attesa della data dell’inaugurazione del proprio nuovo, splendido stadio, vaga per altri impianti a disputare amichevoli in preparazione alla stagione che va a cominciare. Il giorno 30 è di scena a Padova contro i biancoscudati padroni di casa. Mentre i giocatori si contendono la palla intorno alla mezzora del primo tempo, l’arbitro fischia il minuto di raccoglimento: proprio in quel momento la salma del Capitano Giovanni Monti fa il suo ingresso alla stazione ferroviaria di Padova per la tumulazione e tutti i presenti onorano l’ex calciatore attaccante patavino e aviatore decorato al merito di guerra, perito in un incidente aereo a Desenzano del Garda. In quel momento la Fiorentina è già in vantaggio grazie ad una rete, ironia della sorte, dell’unico patavino nelle file viola: Antonio Busini. L’incontro, dopo l’inconsueta interruzione, riprende con occasioni da rete da una parte e dall’altra sino alla sua naturale conclusione con il risultato finale di uno a zero per i viola.
L’inaugurazione del Giovanni Berta è ormai vicina e la squadra allenata dall’austriaco Hermann Felsner vi si avvicina con la consapevolezza delle grandi prospettive.
Massimo Cecchi - MuseoFiorentina.it
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