Brovarone: “Rifiutate un paio di offerte da 30 milioni per Gomez”

L'intermediario di mercato Bernardo Brovarone a Radio Blu: "Mutu a differenza di tutti quelli che hanno fatto dei gran casini fuori dal campo, non ha mai sbagliato sul campo. A me ha sempre colpito questa cosa qui. Detto questo non so chi sia il Mutu degli ultimi anni. Magari la Fiorentina ha deciso di fargli fare tre mesi in India proprio per valutarlo prima di riportarlo a Firenze. Mutu resta comunque un rischio che io non correrei. Lui come Toni? Sono due quadri completamente diversi. Tomovic? Il rapporto con Firenze si è definito dopo il bagno di folla contro l'Inter. E' un ragazzo che rischia di essere recuperato anche se non resta un terzino destro di ruolo. Richards per natura è un centro-destra. In ogni caso ci andrei piano dopo l'euforia per la vittoria contro l'Inter. Gomez e Babacar? Baba ha fatto una partita, mentre la carriera di Gomez parla da sola. Il senegalese sta venendo fuori benissimo ma detto questo Gomez non ha mai avuto la possibilità di dimostrare il suo valore a Firenze per guai fisici. La Fiorentina ha avuto un paio di opportunità sulla trentina di milioni di euro per cederlo ma ha preferito tenerlo.

Neto? La Fiorentina ha avuto un atteggiamento splendido nei suoi confronti nei momenti più difficili. Dubito che la Fiorentina possa accontentare le richieste economiche di Aquilani e Neto ma si cercherà di trovare un accordo. Mati Fernandez? Come mezz'ala ha trovato una nuova collocazione. Non ha il cambio di passo e per questo resta un giocatore più normale di quanto sento dire per me. E' duttile e sta bene in questo giocatore. Marin? E' un 10 ma con il fisico al 100% può fare anche la seconda punta. Se dovesse tornare quello che abbiamo visto ai tempi del Werder Brema la Fiorentina si ritroverebbe in casa un gran giocatore. Pato? Poteva diventare un campionissimo ma quello che è accaduto a questo giocatore a livello fisico e comportamentale lo abbiamo visto tutti. Si è perso un po' per strada. Gomez bidone? Non so neanche come si possa definire tale. E' in grande crisi psicologica, gli è mancato qualcosa sotto il profilo della personalità. La Lazio non è partita bene in campionato ma secondo me è una squadra da terzo posto. Djordjevic mi ha tappato subito la bocca: questo è un grande numero 9".