Alla trasmissione "30° minuto" su Toscana Tv presente in studio insieme a Giancarlo Antognoni (LEGGI QUI) anche un grande ex juventino come Sergio Brio: "Ieri la Fiorentina ha fatto una buona partita, non tutte le squadre possono rendere al massimo in tutte le partite del campionato. In questo mese si capirà se la viola è da terzo posto, dopo un gennaio infernale ma un inizio di campionato alla grande adesso l'aspetta un periodo durissimo. Parte del merito va anche al ritorno di Pizarro a centrocampo, che come si è visto, è un giocatore fondamentale. Fin qui Montella ha fatto benissimo: gioco entusiasmante, d'attacco, che piace ai tifosi. Bisogna vedere come la squadra reagirà sabato dal punto di vista emotivo. Ieri ho visto Montolivo molto migliorato, sembra aver acquisito più autostima e carattere. Poi se trovi davanti come avversario uno come Pizarro è logico che la vita diventa più difficile. Tanti giocatori che ci sono adesso ai miei tempi non sarebbero nemmeno entrati negli spogliatoi. Io rimanevo incantato dalle giocate di Passarella e dalla Fiorentina dell'inizio anni '80.
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La Juve di adesso non è all'altezza di quella degli anni 80. Allora c'era più competizione.
Gli arbitri di oggi sono più scarsi di quando giocavamo noi, adesso non sono più all'altezza e c'è troppa confusione. Spesso hanno idee contrastanti tra guardalinee e arbitri di porta: non c'è uniformità.
Sabato sarà una bellissima partita, la Juve paga le assenze di Chiellini e Asamoah: la mole di gioco creata non viene sfruttata dagli attaccanti che sono in ansia da prestazione. Hanno sempre paura di far male, di non riuscire a concretizzare e infatti sbagliano. Non hanno continuità. Un attaccante di peso manca ancora a questa Juve. Giovinco sta deludendo molto i tifosi ma bisogna dare tempo ai giovani e a me non dispiace. Il problema dei bianconeri è che Conte sta peccando di presunzione dal punto di vista tattico: le seconde scelte non rendono come l'anno scorso, ma lui le utilizza sempre indifferentemente. Invece deve capire che perde di qualità".
CHIARA BAGLIONI
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