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Blatter: “Espellere club che proteggono ultras”

Espellere i club che pensano di dover proteggere i propri ultrà: è la ricetta da ‘tolleranza zerò di Sepp Blatter, presidente Fifa che è tornato a parlare di tifo e …

Redazione VN

Espellere i club che pensano di dover proteggere i propri ultrà: è la ricetta da 'tolleranza zerò di Sepp Blatter, presidente Fifa che è tornato a parlare di tifo e violenza all'indomani degli episodi in Italia e Russia. "Razzismo e partite interrotte o sospese a causa di atti di vandalismo da parte dei tifosi. Ogni Federazione deve agire. Le sanzioni esistono e devono essere applicate", scrive su Twitter il presidente della Fifa. "Fermare i teppisti, adesso" è la linea dettata da Blatter nell'ultimo numero del magazine dell'organizzazione mondiale del calcio, Fifa Weekly, in cui attacca duramente gli hooligans che hanno 'conquistato' l'attenzione dei media a discapito di gol e spettacolo in campo: ieri a Bergamo sono state lanciate banane contro i giocatori di colore del Milan, mentre a San Pietroburgo i tifosi dello Zenit hanno invaso il campo e picchiato il capitano della Dinamo Mosca. "Nelle ultime settimane i teppisti si sono lasciati dietro una scia spaventosa di danni prima e dopo le partite - scrive Blatter, citando anche Roma per i fatti avvenuti in Coppa Italia - Questo è particolarmente deplorevole poiché non sono incidenti isolati. Mi ricordano un brutto film che ogni fine settimana riesce ad ottenere una messa in onda. Dobbiamo interrompere questo ciclo apparentemente senza fine". Per Blatter il problema deve essere preso di petto non solo dalle autorità pubbliche, ma anche dalle federazioni, dalle leghe, dai club e da quei presidenti che "sfortunatamente sono fastidiosamente esitanti nel prendere le distanze da questi individui, rendendosi pericolosamente suscettibili di ricatto". "E qualsiasi club pensa di dover proteggere gli hooligans - conclude Blatter nel suo interventi sul magazine 'Fifa Weekly' - deve essere oggetto di severe punizioni, dalla penalizzazione di punti all'espulsione da tutte le competizioni".

corrieredellosport.it