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Bilancio ACF in rosso per 37 milioni: lieve rischio sforamento FPF

Il dato è figlio di minori plusvalenze, all’aumento dei costi del personale: l’articolo dettagliato

Redazione VN

Dopo due esercizi archiviati con un utile di poco superiore al milione di euro, il bilancio Fiorentina 2014 si è chiuso con una perdita netta di 37,02 milioni di euro. Un risultato fortemente negativo che, a parità di ricavi con il 2013, è dovuto principalmente alle minori plusvalenze realizzate nell’esercizio 2014, all’aumento del costo del personale, passato da 60,5 a 75,5 milioni e a maggiori ammortamenti per circa 1 milione di euro.

Se infatti negli anni scorsi la società controllata dalla famiglia Della Valle era riuscita a compensare i costi di gestione grazie alle importanti plusvalenze realizzate con le cessioni di Nastasic (2012) e Jovetic e Ljacic (2013), nel 2014 il calciomercato ha fruttato plusvalenze per soli 7,94 milioni. Troppo poche per fare fronte all’importante aumento del costo del personale. La cessione di Juan Cuadrado al Chelsea per 30 milioni di euro (più 2 milioni di bonus) si è infatti realizzata nella sessione invernale del calciomercato 2014/15 è sarà dunque contabilizzata solo nell’esercizio che si chiuderà al 31 dicembre 2015, compresa la plusvalenza di circa 21,8 milioni.

A questo va poi aggiunta la mancanza del contributo derivante dalla sponsorizzazione di maglia, in quanto, a partire dalla stagione 2014/15, non è stato concluso alcun accordo commerciale né per il campionato, né per le coppe nazionali e internazionali.

La piena autonomia finanziaria del club viola rispetto alle risorse della proprietà, per esplicita ammissione del presidente Mario Cognigni, non si è dunque ancora realizzata e diventa, come sottolineato dallo stesso dirigente nel corso dell’ultima assemblea dei soci, “l’obiettivo imperativo che dovrà essere raggiunto già dalla prossima stagione sportiva“ (2015/16). Se infatti la perdita di bilancio, che ha fatto scendere il patrimonio netto da 92,21 a 77,19 milioni, è stata coperta utilizzando la riserva “versamenti in conto futuro aumento di capitale”, nel corso dell’esercizio Diego e Andrea Della Valle hanno dovuto comunque mettere mano al portafoglio per versare nelle casse della Fiorentina 22 milioni di euro (15,1 milioni nel 2013).

Una possibilità che DDV e ADV preferirebbero evitare per gli anni a venire. Non per niente il budget per la stagione sportiva 2015/16 sul quale è stata impostata l’attuale campagna di calciomercato prevede una “continua attenzione ai costi, coinvolgendo sempre più il settore giovanile per reperire nuovi giovani giocatori di prospettiva, da far crescere internamente o attraverso società amiche in modo da reperire anche risorse finanziarie derivanti da operazioni di calciomercato mirate“.

A causa del rosso di 37 milioni con cui si è chiuso il bilancio Fiorentina 2014, a detta degli stessi amministratori, il club viola rischia di finire sotto la lente della Uefa per lo sforamento (seppur lieve) dei parametri del Fair Play Finanziario, che prevedono a partire da questa stagione una perdita massima aggregata su tre esercizi (2012, 2013 e 2014) di massimi 30 milioni. La Fiorentina, secondo quanto evidenziato dagli amministratori nel bilancio 2014, presenta al momento una situazione di perdita cumulata pari a 35,6 milioni con un con sforamento del parametro dei 30 milioni. Sarà pertanto necessario già nell’esercizio 2015 presentare un bilancio, riclassificato secondo i criteri del fair Play, con un risultato positivo di almeno 5,6 milioni per non superare tale parametro ed incorrere in sanzioni.

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