L'addio a Ibra e Thiago Silva è ormai realtà. C'è anche la benedizione di Silvio Berlusconi a sancire un distacco doloroso che porta nelle casse rossonere 62 milioni di euro. Una scelta economica importante, un passo scandito dal viaggio di Mino Raiola a Parigi per il sì dello svedese, ormai pronto a firmare un triennale da poco più di 12 milioni annui con il Psg. (...) E il maxi-incasso permette di azzerare quasi del tutto l'ultimo rosso da 67 milioni di euro. Anzi, dal punto di vista del bilancio, fioccano le plusvalenze. La cessione di Thiago Silva garantisce un attivo di quasi 40 milioni, visto che i 10 milioni pagati al Fluminense nel gennaio 2009 sono stati ammortizzati quasi per intero. E anche nel caso di Ibrahimovic è stato già accantonato un ammortamento di 12 milioni. Ciò significa che i 20 milioni in arrivo dal Psg portano un beneficio di 8 milioni per il conto economico rossonero, visto che nel 2010 il suo acquisto aveva comportato un impegno da 24 milioni con il Barcellona. Insomma, i conti tornano. Soprattutto se consideriamo i risparmi sugli ingaggi dei due top player: 48 milioni lordi per il biennale dello svedese, 60 per il fresco quinquennale del brasiliano. Si spiega così la dichiarazione di Silvio Berlusconi filtrata ieri da ambienti romani del Pdl: «A una cifra così non si può dire di no, sarebbe da irresponsabili». E poi avrebbe aggiunto: «Con questa doppia cessione risparmio 150 milioni in due anni». E s'è tenuto stretto, visto che i conteggi esatti parlano di un sollievo finanziario da 170 milioni in 5 anni.
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La Gazzetta dello Sport
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