Una Fiorentina partita malissimo in campionato - tre sconfitte consecutive - ma reduce da due pesanti vittorie e intenzionata a risalire i gradini della classifica guidata dal Bologna, affronta nel capoluogo siciliano il Palermo allo stadio Littorio. L’ungherese Gyula Lelovich - trainer dei rosanero - ha l’arduo compito di ripetere lo splendido campionato dell’anno precedente quando in panchina c’era un certo Károly Csapkay, maestro di calcio a Firenze negli anni venti. La squadra viola è però in un momento di grazia e dopo appena dieci minuti è già in vantaggio con Arrigo Morselli che finalizza al volo una bella azione in velocità di Mario Perazzolo. Nella ripresa Ermes Borsetti riesce a superare l’esterno sinistro Luigi Ziroli e il mediano centrale Andrea Capitanio appoggiando facilmente la palla del 0-2 alle spalle dell’incolpevole Vincenzo Provera. Tra le file del Palermo gioca Antonio Bonesini, altra vecchia conoscenza gigliata, che ha l’opportunità, al 62’, di accorciare le distanze: l’arbitro Gianelli di Genova infatti concede un calcio di rigore che il numero uno viola Ugo Amoretti para ma muovendosi prima del tiro. Nella ripetizione Bonesini fa centro accendendo le speranze di una rimonta. Ci pensa quindi Cinzio Scagliotti con un tiro imprendibile dei suoi a mettere il sigillo finale ad un incontro che permette alla Fiorentina di salire a quota otto in classifica e proseguire così nella sua scalata.
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