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Baci, applausi e CR7. E’ la volta buona per l’anti-eroe Josip?

Nessuna rivincita. Solo umiltà, introspezione e un pizzico di affetto. Il cubo di Rubik è risolto?

Redazione VN

Ed eccolo lì, il protagonista meno atteso. L'anti-eroe per antonomasia col grugno del cattivo ma dal cuore introverso e sensibile. Dicono di lui che sia la timidezza a frenarlo, forse per la sua allergia a microfoni e autografi. O forse per quella sua flemma che lo caratterizza sia dentro che fuori dal campo, troppo spesso scambiata per indolenza a Firenze. Magari non è proprio tutta colpa sua, magari il buon Ilicic lo disegnano così. E magari capita che dopo uno score da psico-dramma di cinque rigori falliti su sei tentativi, ci pensi Josip il freddo a sbloccare la Fiorentina dal dischetto. Sguardo sicuro, sinistro fatale e palla all'angolino. Se non è carattere questo...

Ma l'urlo liberatorio del Franchi sarà solo il primo premio in una giornata da incorniciare per lo sloveno. Perché dai fischi e l'indice davanti al naso ai baci e gli applausi (corrisposti) il passo è breve se si ha l'umiltà di guardarsi dentro per imparare dai propri errori. Ilicic non si è preso nessuna rivincita ieri pomeriggio, si è solo ripreso se stesso. Tra le mani ha di nuovo la consapevolezza di saper fare la parte dell'asso nella manica quando affetto e ragionevolezza riescono a fare da conduttore tra la sua testa, le sue gambe, il suo cuore e la pancia di questa città. Quando c'è questo, ben venga anche la pennellata di folklore come quell'esultanza alla CR7.

Ora Firenze aspetta da Ilicic quel bis invocato nel post partita di ieri da Montella e che fino ad oggi non è mai arrivato dopo ogni exploit. Magari già a Siviglia, chissà. Per tornare a vestire i panni del protagonista assoluto, almeno in questo rush finale di stagione. Il cubo di Rubik, forse, sta per essere risolto. Che sia davvero la volta buona?

ALESSIO CROCIANI

Twitter: @AlessioCrociani