Due aprile 1997. Ad Asuncion si gioca una partita di qualificazione al Mondiale di Francia che può essere fondamentale per la qualificazione di Paraguay e Colombia. Finisce 2-1. José Luis Chilavert e Tino Asprilla, ex Parma, all’epoca al Newcastle, prima della fine si azzuffano: l’attaccante colpisce in bocca il portiere dopo aver ricevuto uno sputo. Entrambi vengono espulsi e negli spogliatoi Chilavert colpisce con un pugno in faccia Asprilla. A oltre vent’anni di distanza Asprilla in un’intervista a Telepacífico ha raccontato un aneddoto agghiacciante: "Non appena l’incontro finisce - ha raccontato Tino - ricevo una telefonata e qualcuno mi dice: ‘Sono Julio Fierro, puoi venire qui al mio hotel?’. Sono arrivato e quell’uomo era con altre dieci persone, tutte ubriache e accompagnate da donne paraguaiane. Ci hanno detto: ‘Abbiamo bisogno che tu dia l’autorizzazione per uccidere quel ciccione di Chilavert". Julio Fierro era un narcotrafficante colombiano, uno degli uomini di Pablo Escobar. Asprilla nell’intervista dice di aver risposto: "Ma sei pazzo? Quel che succede in campo finisce in campo. Finisce lì". E Chilavert ebbe salva la vita.
Viola News
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Asprilla choc: “Narcotrafficante mi chiese l’autorizzazione a uccidere Chilavert”
L'ex giocatore del Parma svela un aneddoto agghiacciante
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