Era il febbraio 2011 quando l'allora presidente Rosella Sensi si trovò di fronte alle dimissioni di Claudio Ranieri dopo il disastro dello stadio Marassi, con la Roma che si era fatta rimontare tre reti dal Genoa prima di capitolare. Si scelse di puntare su Vincenzo Montella per traghettare la squadra fino al termine della stagione, ma bisognava affiancargli un tecnico di prima categoria visto che l'Aeroplanino all'epoca non possedeva ancora il patentino per poter allenare in Serie A. La scelta ricadde su Aurelio Andreazzoli, ex collaboratore di Luciano Spalletti ancora sotto contratto con il club di Trigoria.
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Andreazzoli, l’ex braccio destro sfida Montella
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Montella poté così sedere sulla panchina giallorossa durante le partite grazie ad una speciale deroga concessa dalla Figc, ma affiancato dal tecnico di Massa Carrara, colui che aveva costruito le fortune della Roma spallettiana da collaboratore tattico contribuendo alla fortunata intuizione di schierare la formazione col 4-2-3-1 con Totti unica punta. Aurelio e Vincenzo, che condivisero quella porzione di cammino sulla panchina giallorossa ottenendo il sesto posto in campionato e la semifinale di Coppa Italia, sabato sera allo stadio Franchi si ritroveranno di fronte da avversari. Ma prima di vestire i panni dei tecnici rivali si saluteranno e abbracceranno perché tra i due c'è stima reciproca. "E' bravo e competente" disse Montella al momento dell'insediamento di Andreazzoli in seguito all'addio di Zeman. "E' una brava persona e alla fine le persone così vengono sempre premiate".
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