altre news

Alino, la contro-scheda. Ipse dixit: “Tornare a Firenze? Bellissimo”

La famiglia, il perché del primo addio a Firenze e il rapporto tra pratesi e fiorentini: “La rivalità non esiste”

Redazione VN

Nome: Alessandro. Cognome: Diamanti. Segni particolari: pratese dal carattere vulcanico e il sinistro letale. Con l'oriente e la Fiorentina nel destino. Il ritorno a Firenze di Alino sembra davvero ad un passo. Lui non vede l'ora e non ne ha mai fatto mistero agli amici. Non a caso nella primavera del 2011, con il suo Brescia allora già retrocesso in B, dichiarò senza troppi fronzoli: "Tornare a Firenze sarebbe bellissimo". A distanza di quattro anni il sogno si realizza. Meglio tardi che mai. Con lui arriveranno anche i tre figli (due femmine, Aileen e Olivia, e un maschietto, Taddeo) e la splendida Silvia Hsieh, moglie di Alino conosciuta tramite l'amico in comune Galante e conduttrice televisiva. E' nata a Taiwan (e non nella Repubblica Popolare Cinese, come è stato erroneamente scritto da molti) ma a tre anni è venuta a vivere in Italia. Forse troppo pochi per parlare di "nostalgia di casa".

L'obiettivo di Alino è dimenticare e far dimenticare la prima esperienza al Franchi, quando per due volte, a distanza ravvicinata, una raccolta di aria all'interno dello spazio pleurico gli provocò il collasso dei polmoni. Si chiama "pneumotorace" in medicina, per Alino, semplicemente ,"sfortuna nera". Già, perché l'allora Florentia Viola quel doppio episodio lo battezzò in una maniera ancora diversa: interruzione anticipata del prestito e ritorno del giocatore al Prato. Medaglina (come direbbe in buon Ciuffi) e tanti saluti. Troppa fretta, non solo nell'interruzione del rapporto ma anche nella decisione presa dallo staff medico sul ritorno anticipato in campo di Alino dopo il primo episodio che propiziò il secondo. Il tempo, però, sarà galantuomo con Diamanti, che dopo la lunga gavetta arriverà fino a vestire la maglia della nazionale italiana agli europei del 2012.

E la questione sul rapporto tra fiorentini e pratesi? Un falso problema per Alino: "Abbiamo vissuto sempre in due mondi differenti: loro in serie A, noi quasi sempre in C e la rivalità non esiste". E comunque sia c'è sempre quel comune "essere anti-gobbi", definito così dallo stesso Diamanti, a rasserenare gli animi. Ma a chi addìta ancora Prato come feudo bianconero ricordiamo due eccezioni (o semplici conferme?) di altissimo livello provenienti dalla piana come Enrico Befani, presidente del primo Scudetto della Fiorentina, e "il Pompa" Stefano Biagini, storico leader del tifo viola. Argomenti abbastanza validi per convincersi del fatto che c'è del viola anche nella vicina Prato. Diamanti sarà il secondo trait d'union? Speriamo che quel "Click", tatuato sulle braccia di Alessandro e Silvia in segno di feeling, scatti anche con Firenze.

ALESSIO CROCIANI

Twitter: @AlessioCrociani