Dal Centro Tecnico Federale di Coverciano, parla il presidente della Juventus, Andrea Agnelli. "Abbiamo responsabilità di mandare messaggi corretti, la reazione della signora Scirea è legittima perché il nome di suo marito è legato alla curva dove risiedono i tifosi più passionali. Noi siamo orgogliosi di questo nome: la discriminazione va combattuta ma non va dato risalto ad un fenomeno marginale. La Juventus è già stata sanzionata con la chiusura delle curve in occasione di cori che sono stati sentiti da tutti. Domenica io e i miei collaboratori non abbiamo sentito niente, invece, anche se esiste un file audio. Resto sorpreso dal fatto che, nonostante allo stadio vi siano tecnologie avanzate, non si riescano ad inviduare le poche persone responsabili. L'educazione? Non possiamo essere noi i responsabili, deve pensarci lo stato. Il -39? Un foglio di carta scritto da un ragazzino. Non si può dare risalto a queste cose quando allo stadio ci sono trentamile persone e fare da cassa di risonanza, altrimenti si crea uno spirito di emulazione. Si tratta di ragazzi che non sanno cosa sia l'Heysel o quanto sia accaduto a Bruxelles". (TMW)
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Agnelli: “Le scritte col -39? Opera di un ragazzino…”
“Non si deve dare risonanza a questo tipo di eventi”
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