Venti anni senza Gino Bartali. I tifosi della Fiorentina lo ricordano con uno striscione a San Siro

Venti anni fa ci lasciava Gino Bartali, campione indimenticato di ciclismo. Era il 5 maggio del 2000 quando un malore nella sua casa a Gavinana gli fu fatale. La storia di Bartali è quella di un campione sui pedali e nella vita: grazie alle sue doti di grande sportivo e di uomo coraggioso era riuscito a portare documenti nascosti nella canna della bici per aiutare molti ebrei perseguitati durante gli anni più tristi del novecento. Nel 2005 la famiglia ha ricevuto la medaglia al valor civile (consegnata postuma) e nel 2013 è stato riconosciuto come "Giusto tra le nazioni dal memoriale Yad Vashem. Due giorni dopo la sua scomparsa la Fiorentina era di scena a San Siro, contro l'Inter: "Ciao Ginettaccio, ora fatti rendere la borraccia" scrissero su uno striscione i tifosi nel settore ospiti. Chiaro il riferimento alla celebre foto del passaggio della borraccia con il rivale Fausto Coppi. Bartali è stato ricordato questa mattina con una cerimonia al cimitero di Ponte a Ema, dove è sepolto, cui hanno partecipato gli assessori allo Sport e alla Cultura della memoria del Comune, Cosimo Guccione e Alessandro Martini, e l'associazione 'Amici del museo dei ciclismo', dedicato proprio a Bartali, con il presidente Maurizio Bresci.

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